25 novembre, Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza sulle donne
Data: Giovedì, 25 novembre 2010 ore 09:40:00 CET Argomento: Eventi
Combattere
la povertà e la violenza con l'istruzione per tutte e per tutti.
Il 25 novembre si celebra la Giornata
internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dalle Nazioni
Unite con la risoluzione n. 54/134 del 1999, per ricordare un'emergenza
sociale spesso sottovalutata.
La violenza contro le donne giovani ed adulte è una delle violazioni
dei diritti umani più diffuse nel mondo.
Questa data è stata scelta dal movimento internazionale delle donne in
onore delle sorelle Mirabal, attiviste della Repubblica Dominicana
assassinate il 25 novembre del 1961 perché si opponevano al regime
dittatoriale del loro paese. Il coraggio dimostrato e la forza delle
sorelle Mirabal hanno contribuito a renderle delle eroine
internazionali. La loro storia è stata scelta a simbolo della grave
violazione dei diritti umani rappresentata dalla violenza sulle donne.
"Una donna ogni tre" nel mondo subisce maltrattamenti nel suo ambiente
familiare, situazione che colpisce, in maggiore o minore misura, tutti
i paesi senza eccezione, secondo dati del Fondo delle Nazioni Unite per
la Donna (UNIFEM).
"Una donna ogni tre nel mondo sarà violentata, aggredita, forzata ad
avere relazioni sessuali o sarà maltrattata altrimenti durante la sua
vita. La violenza distrugge non solo le vite delle donne, bensì il
potenziale che si potrebbe avere in esse. Ciò provoca gravi perdite ed
arretramento nelle loro stesse comunità".
Nel 2009 solamente in Italia sono stati denunciati oltre un milione di
casi di violenza su donne, di ogni età, provenienza e religione. La
violenza subita dalle donne, sia fisica, sessuale o psicologica, è un
dramma quotidiano che tocca quindi anche le nostre realtà, perché,
com'è ormai noto, la violenza è endemica, sia nei paesi
industrializzati come in quelli in via di sviluppo, e le vittime e i
loro aggressori appartengono a tutte le classi sociali o culturali e a
tutti i ceti economici.
Per combattere la violenza sessuale e domestica bisogna sicuramente
cambiare la cultura che la giustifica e per contrastarla ci vuole un
impegno costante e stabile, un progetto politico ampio, un piano
d'azione locale, nazionale e internazionale. Abbiamo bisogno di un
impegno serio da parte di tutti, programmi di azioni positive e di
politiche di pari opportunità nel mondo del lavoro, l'attuazione del
principio di parità di trattamento tra gli uomini e le donne per quanto
riguarda l'accesso al lavoro, alla formazione professionale, nonché
l'attuazione di politiche di prevenzione delle molestie sessuali e
delle molestie in genere sui luoghi del lavoro e di politiche di
prevenzione e di contrasto alle violenze in genere sulle donne.
Le conseguenze della violenza basata sul genere sono di vasta portata e
oltre a danneggiare la famiglia e la società, minacciano anche la
produttività, riducono il capitale umano e ostacolano la crescita
economica.
La violenza spesso impedisce alle donne di sfuggire alla povertà.
L'istruzione può essere una via di fuga dalla povertà, perché accresce
le possibilità di scelta delle donne e riduce la loro dipendenza
economica, ma discriminazione e violenza negano alle ragazze l'accesso
all'istruzione.
L'istruzione è, e rimane, un diritto umano che la FLC CGIL intende
difendere in ogni sua azione, giorno dopo giorno.
Ad oggi più di 55 milioni di bambine e ragazze in tutto il mondo non
frequentano alcuna scuola, questo dato è per la FLC CGIL inaccettabile.
Amnesty International si concentra quest'anno sul legame tra povertà e
violenza, per spezzare questo circolo vizioso in cui moltissime donne
nel mondo sono costrette a vivere. Le donne e le ragazze che vivono in
povertà spesso vedono violati i loro diritti umani. Le loro vite
sono segnate dalla violenza sessuale, dallo scarso accesso a
un'istruzione adeguata e dalla mancata protezione dai rischi collegati
alla gravidanza e al parto. I loro diritti devono essere protetti e le
loro voci ascoltate.
In tutto il mondo tante iniziative per non dimenticare e continuare a
combattere e denunciare. Iniziative diverse e particolari quali
percorsi di lettura sulla donna e artisti, galleristi e personaggi di
cultura che condividono con la cittadinanza il messaggio comune di
solidarietà alla donna.
Per la FLC CGIL, un appuntamento da non dimenticare e in continuità con
la nostra battaglia giornaliera martellante e determinata.
(da Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org
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