Istruzione tecnica per creare lavoro
Data: Mercoledì, 24 novembre 2010 ore 13:00:00 CET Argomento: Rassegna stampa
Orientare i
giovani verso l'istruzione tecnica, spiegare alle famiglie l'importanza
di una formazione specialistica, aiutare i dirigenti scolastici e i
docenti nella pianificazione dei percorsi di studio dei propri alunni. Sono questi gli obiettivi di
JOB&Orienta, la mostra convegno in programma da domani a sabato
alla Fiera di Verona (http://www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-237950.html) e che in quest'edizione 2010
compie i suoi primi vent'anni di vita: un anniversario che non sarà
solo l'occasione per tracciare un bilancio del percorso svolto dal 1991
ad oggi ma anche per celebrare l'Unità d'Italia, da cui il titolo della
rassegna, "La fabbrica delle competenze: 150 anni di formazione, lavoro
e impresa".
«La storia del Risorgimento che dà il nome a questa edizione - spiega
Claudio Gentili, direttore Education di Confindustria - sarà un
ulteriore spunto di riflessione che andrà a sommarsi ai tanti eventi in
programma, a partire proprio dall'inaugurazione della manifestazione
affidata al ministro del Lavoro Maurizio Sacconi».
Il quale, in un dialogo con i ragazzi delle scuole medie e delle
superiori che prenderanno parte alla prima giornata di incontri e
seminari, affronterà il tema dell'apprendistato, primo vero trampolino
per gli studenti che vogliano entrare nel mondo del lavoro. Un punto
nodale, quello dell'alternanza tra i banchi di scuola e le imprese, su
cui gli organizzatori puntano l'attenzione «per cercare di superare
quella patologia - prosegue Gentili - che ancora affligge l'Italia:
siamo il Paese con il più alto numero di giovani tra i 14 e i 24 anni
che non studia e non lavora. Questo significa un alto tasso di
abbandono scolastico e lunghe attese prima di ottenere un impiego. Ma
nel frattempo le imprese continuano a cercare diplomati tecnici da
assumere che non si trovano». E che frenano la ripresa economica del
Paese.
Ecco quindi i due target principali della tre giorni veronese: da un
lato le scuole, che devono adeguare sempre più i propri programmi alle
esigenze delle aziende, e dall'altro i ragazzi e le famiglie, ai quali
spiegare gli sbocchi occupazionali offerti dagli istituti superiori
tecnici e professionali. Seminari, dibattiti, laboratori aperti agli
studenti e agli operatori del settore, ma anche un'ampia area
espositiva, con oltre quattrocento stand divisi in due differenti
macro-aree ("mondo dell'istruzione" e "mondo dell'università,
formazione e lavoro") nelle quali i visitatori potranno trovare tutte
le informazioni necessarie a una scelta consapevole del corso di studi.
Una formula, quella adottata a VeronaFiere, che lo scorso anno ha
premiato gli organizzatori con oltre 42mila presenze spalmate nelle tre
giornate in calendario.
Orientamento al lavoro, dunque, ma non solo. Perché se da un lato i
protagonisti principali della manifestazione saranno i ragazzi, un
ampio spazio sarà dato anche agli insegnanti, chiamati a confrontarsi
con le novità introdotte dalla riforma Gelmini (che prevede, con il
"Piano Nazionale Qualità e Merito", una premialità legata ai risultati
ottenuti dai docenti) e a discutere del bando Innovadidattica, promosso
dal ministero dell'Istruzione per incentivare l'innovazione didattica
nelle scuole secondarie. Accanto alle quali, da quest'anno, si
affiancheranno gli Its, Istituti tecnici superiori, che per la prima
volta si riuniranno in conferenza nazionale: nati per assicurare la
continuità dell'offerta formativa in ambito tecnico-scientifico, sono
percorsi biennali per la formazione di profili professionali
specializzati, sempre più strategici per lo sviluppo della piccola e
media impresa italiana. Quella di cui sono rappresentanti le nove
aziende venete e i due imprenditori che saranno premiati per celebrare
il 150° anniversario dell'Unità d'Italia: imprese e lavoratori che
hanno contribuito a fare la storia del nostro Paese.
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GLI ISTITUTI PREMIATI
Istituto tecnico nautico "Francesco Caracciolo" (Bari)
Per il suo specifico indirizzo nautico, eccellenza del Sud d'Italia.
Istituto tecnico settore tecnologico "Amedeo Avogadro" (Torino)
Perché storicamente si riferisce alla regione promotrice dell'Unità
d'Italia.
Istituto tecnico industriale statale "G. e M. Montani" - (Fermo)
In quanto rappresentativo dell'Italia centrale con significativa
continuità e attualità in ambito tecnologico.
Istituto tecnico commerciale e per geometri "Felice e Gregorio Fontana
(Rovereto)
Perché rappresenta la continuità con la tradizione asburgica e la
contestuale cultura italiana del Trentino.
Istituto di istruzione superiore "Duca degli Abruzzi" (Padova)
In quanto primo istituto agrario italiano.
Istituto tecnico per ragionieri e geometri "Carlo Cattaneo" (Milano)
Come scuola storicamente coinvolta nel processo per il raggiungimento
dell'Unità nazionale.
«EX APPRENDISTI»
Attilio Camozzi Gruppo Camozzi Presidente
Da apprendista a imprenditore, da operaio a uomo d'affari. La storia di
Attilio Camozzi, bergamasco classe 1937, comincia quasi cinquant'anni
fa, quando dopo un'esperienza di lavoro come tornitore in una piccola
ditta di Lumezzane, nella provincia di Brescia, decide di mettersi in
proprio e produrre minuteria metallica e componentistica. È il 1963
quando Camozzi comincia a tracciare la sua strada. Una strada verso la
crescita che, attraverso acquisizioni e partnership, lo ha portato oggi
a capo di un gruppo che fattura oltre 300 milioni di euro all'anno.
Francesco Biasion Bifrangi Presidente
L'educazione di Francesco Biasion, 61enne fondatore della Bifrangi,
azienda specializzata nello stampaggio a caldo dell'acciaio, si
sviluppa tra il rumore del martello che batte e della mola che
rifinisce. È in questa aula che impara i rudimenti del mestiere, qui
che getta le basi per la creazione di un'azienda che conta oggi oltre
700 dipendenti e un fatturato di 150 milioni di euro. Risultati
ottenuti grazie a un catalogo di oltre duemila prodotti, a macchinari
all'avanguardia e alla proprietà di numerosi brevetti di aggiornamento
tecnologico.(da Il Sole24Ore)
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