Approvato in senato il ddl ''salva-presidi'' siciliani
Data: Mercoledė, 24 novembre 2010 ore 07:40:15 CET
Argomento: Rassegna stampa


Si chiude una vicenda tormentata con al centro 416 presidi siciliani che rischiavano di vedersi annullata la procedura concorsuale dopo tre anni di servizio prestati negli istituti dell'isola. E' la conclusione dei lavori della settima Commissione del Senato che ha approvato, in sede deliberante, il ddl per la salvaguardia, attraverso una procedura di rinnovazione concorsuale, dei presidi in servizio.
  La settima commissione ha varato il disegno di legge presentato alla Camera dalla deputata del Pd Alessandra Siragusa assorbendo quello presentato, a sua volta, a Palazzo Madama, dalla senatrice Simona Vicari. "E' stata vinta una battaglia - commenta la Vicari - che aveva messo in bilico oltre un terzo del gruppo dirigente della scuola siciliana e che avrebbe compromesso il regolare svolgimento dell'anno scolastico.   
Non verranno disperse - ha concluso Vicari - le professionalita' acquisite". Questa legge pone rimedio a una situazione complessa creatasi a seguito di sentenze del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, che hanno annullato il concorso ordinario a dirigente scolastico, bandito il 22 novembre 2004, a seguito del ricorso di due insegnanti escluse e successivamente bocciate per altre due volte da commissioni differenti. La motivazione dell'annullamento origina da un'interpretazione del Dpcm 30/5/2001, n. 341 che stabilisce, per tutto il territorio nazionale, le modalita' di composizione delle commissioni per il concorso a Dirigente scolastico. Il Consiglio di giustizia Amministrativa ha pero' inteso individuare, solo per la Sicilia , la causa della caducazione delle procedure. E' quindi stata annullata la correzione delle prove scritte, e quindi caducate queste e le altre prove sostenute successivamente, ma nella sentenza non viene mai messa in dubbio la veridicita' e la bonta' di tali elaborati che, a tutt'oggi, risultano validi a tutti gli effetti." Con questa legge - dice la Siragusa - abbiamo cercato di garantire la composizione del complesso quadro di regole costituzionali, diritti personali ed interessi pubblici in gioco in questa vicenda cercando di garantire, da una parte il rispetto delle sentenze, e quello della Costituzione, dall'altra la funzionalita' del sistema scolastico siciliano, che ha urgente bisogno di ritrovare serenita' e stabilita'".
(AGI)






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