Premiare il merito, ma partendo dalla effettiva mole di lavoro
Data: Martedì, 23 novembre 2010 ore 18:29:23 CET
Argomento: Opinioni


Lettere in redazione
Si parla di premiare il merito dei docenti.  La valutazione del merito dei docenti si dovrebbe basare su criteri  estremamente   soggettivi e, quindi, complicatissimi. Infatti, e si scegliessero dati oggettivi, tipo il numero degli alunni promossi dal docente durante l'anno, egli potrebbe falsare i voti alzandoli.
Allora, per premiare il professore  piu' bravo ci si basa sulla quantita' di lavoro svolto. Ad esempio, il professore di italiano corregge, durante l'anno scolastico, 6 compiti di italiano e 6 di latino e, quindi, fa piu' lavoro degli altri insegnanti che non hanno gli scritti.
Cosi', si valuta questo elemento.  Il professore di filosofia, ad esempio, accompagna gli alunni  ad un seminario all'universita'; fa tre ore di lavoro in piu' degli altri insegnanti, senza contare il traffico, i ritardi e quant'altro. Si valutano
queste cose. Il professore che accompagna gli alunni ad una escursione sull'Etna della durata di  un giorno sta lavorando di piu' degli altri, sta svolgendo un servizio oltre il suo orario di lavoro, senza contare la responsabilita' che si prende. Si valutano queste cose.
 L'impegno di un professore di educazione fisica non e' equiparabile a quello di un professore di italiano.
 Si valuta questo elemento.
La ringrazio dell'attenzione e La saluto

Rosalba Cannia
rosalba.cannia@teletu.it






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