FLC CGIL chiede stabilizzazione, diritti, tutele per i precari della scuola
Data: Lunedì, 22 novembre 2010 ore 20:00:00 CET Argomento: Sindacati
Nel 2006 la
FLC CGIL ha sottoposto all’attenzione di tutti il tema del precariato
nella conoscenza lanciando la campagna “Mai più precari”: parte
importante del percorso di riflessione, nato da una preoccupazione che
ora assume i tratti dell'emergenza, culminato con l’istituzione del
Coordinamento precari FLC CGIL come organo statutario, sancito nel 2010
dall’ultimo congresso, che ha visto anche il raddoppio dei precari nel
Comitato Direttivo Nazionale FLC.
La nostra richiesta di stabilizzazione per i lavoratori precari,
connessa all'esigenza di continuità didattica e del servizio come
elemento qualificante del percorso formativo degli studenti, alla
qualità del servizio e al diritto ad avere prospettive future proprio
di ogni persona, è parallela ai percorsi vertenziali e
politico-contrattuale.
La vertenza sulla "Ricostruzione
di carriera" per i lavoratori precari della FLC CGIL è cominciata nel
2008, quando, a marzo, è stata lanciata l'iniziativa che ha dato il via
a migliaia di tentativi di conciliazione, fatti a livello provinciale,
per porre le basi dell'attuale azione giuridica.
La CGIL è il sindacato dei diritti e dei lavoratori, la rivendicazione
di stabilità, diritti e tutele accomuna la FLC e la Confederazione: il
problema del precariato, trasversale a tutte le categorie e diventato
emergenziale in questa fase di crisi, che il Governo continua a non
affrontare, ci vede tutti coinvolti nell'elaborazione di strategie,
politiche e vertenziali, che vadano finalmente verso una soluzione
certa e definitiva. La possibile strada costituita dalla richiesta di
trasformazione di reiterati contratti a tempo determinato in contratti
a tempo indeterminato ha molte sfaccettature: nel settore privato, il
lavoratore che subisce la reiterazione di contratti a tempo determinato
per più di tre anni viene tutelato attraverso la conversione in
rapporto di lavoro a tempo indeterminato; nel settore pubblico è
prevista soltanto una tutela risarcitoria. Questo prevede ad oggi la
normativa italiana. Sulla possibilità di aprire nuove porte, con un
percorso vertenziale di questo tipo, ad una piena tutela effettiva del
lavoratore pubblico nel caso in cui l’assunzione a termine avvenga con
altre procedure selettive, diverse dal concorso ma idonee a garantire
il rispetto dell’art. 97 Costituzionale, dopo gli ultimi pronunciamenti
di alcuni giudici del lavoro, è aperta un'ampia riflessione comune fra
la FLC e la CGIL. E' fondamentale che la struttura di una simile
vertenza sia talmente solida da superare tutti i gradi di giudizio,
senza esporre i lavoratori ad una vittoria in primo grado che venga poi
annullata nei gradi successivi: vogliamo certezze, non creare illusioni.
Il nostro paese si sta distinguendo per un'altra legge, la Legge183/10
sul Collegato lavoro, che non contiene misure di sostegno al lavoro
pubblico o privato, ma un chiaro indebolimento dei diritti dei
lavoratori: ad esempio, la riforma del contenzioso del lavoro e
l’intervento su materie finora decise nell’ambito della contrattazione
collettiva ora invece stabilite unilateralmente dalla legge. Per i
lavoratori precari si apre un vera corsa contro il tempo nel caso
dell’impugnativa del termine apposto sul contratto: ci sono 60 giorni
di tempo dalla scadenza, termine di cui la CGIL ha chiesto la
correzione perché lo ritiene illegittimo, che si applica anche ai
contratti già scaduti! Nel caso di contratti già scaduti i 60 giorni
decorrono dal 24 novembre data di entrata in vigore della legge
183. Finora, invece, la legge non prevedeva alcun termine per
l’impugnativa dei contratti in questione. Aver reso facoltativo il
tentativo di conciliazione, inoltre, impedisce una veloce soluzione
delle controversie.
I nostri esperti giuridici quanto prima formuleranno un parere legale
sulle tematiche vertenziali legato ai temi della precarietà anche alla
luce dei peggioramenti normativi introdotti dalla Legge 183/10.
Il nostro impegno continua! Come abbiamo dimostrato con la proposta
"Operazione centomila" ci sono tutte le condizioni per garantire
diritti, tutele e stabilità.
Non ci fermeremo: siamo dalla parte del giusto, siamo dalla parte dei
lavoratori.(da Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org
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