Finalmente una legge quadro sulle DSA che colma una grave lacuna normativa
Data: Lunedì, 22 novembre 2010 ore 09:00:00 CET
Argomento: Redazione


DSA Disturbi specifici di apprendimentoUna nuova legge dello Stato riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia. E’ la legge n.170 dell’8 ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”. Tali Disturbi Specifici dell’Apprendimento denominati “DSA”, si possono manifestare anche in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire delle limitazioni importanti per alcune attività scolastiche e della vita quotidiana.
In particolare, la legge stabilisce che per dislessia si intende un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell’imparare a leggere, nella decifrazione dei segni linguistici e nella correttezza e nella rapidità della lettura; la disgrafia è un disturbo di scrittura che si manifesta con la difficoltà nella realizzazione grafica; la disortografia è un disturbo di scrittura che si manifesta nei processi linguistici di transcodifica; infine, la discalculia è un disturbo che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri.
Ai soggetti con tali disturbi, che possono sussistere separatamente o insieme, la legge prevede una serie di garanzie: il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, forme di verifiche e di valutazione adeguate alla loro necessità formativa, favorisce la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi, incrementa la comunicazione e la collaborazione tra la famiglia, la scuola e i servizi sanitari, assicura eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale, il diritto allo studio.
La normativa, inoltre, prevede di preparare gli insegnanti e di sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA. La legge prevede che è compito delle scuole di ogni ordine e grado attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti.
Mentre nell’ambito dei programmi di formazione del personale docenti e dirigenziali viene assicurata una adeguata preparazione finalizzata ad acquisire le competenze per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologie e valutazioni adeguate, a tal fine la legge autorizza la spese di un milione di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011.
Gli studenti con diagnosi DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi di flessibilità didattica, ad una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico, ad utilizzare strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative per alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere.
Per l’insegnamento delle lingue straniere è previsto, anche, la possibilità dell’esonero.
Agli studenti con DSA sono garantite adeguate forme di verifica e di valutazione , anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all’università. Altre agevolazioni sono previste anche per i familiari di studenti del primo ciclo di istruzione.
Entro quattro mesi dell’emanazione della presente legge saranno emanare linee guida per la predisposizione di protocolli regionali per le attività di identificazione precoce a carico delle istituzioni scolastiche.
Finalmente una legge quadro sulle DSA che colma una grave lacuna normativa e che tende a dare una risposta concreta ed efficace ad una crescente esigenza della popolazione scolastica italiana.
I ragazzi con problemi specifici di apprendimento, purtroppo, sono numerosi e spesso non sono facilmente individuati e, quindi, non considerati adeguatamente dal punto di visto dell’apprendimento e della valutazione.
Questa legge fornisce uno strumento di lavoro prezioso per la scuola, per i docenti e, soprattutto, per i ragazzi interessati.
Ci auguriamo realmente che venga “osservata e fatta osservare come legge dello Stato”.

Angelo Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-237914.html