Mentre la scuola affonda il tempo vola per la ripetizione del concorso a ds. La legge ad personas è ancora dietro l’angolo?
Data: Domenica, 21 novembre 2010 ore 15:56:57 CET
Argomento: Opinioni


Lettere in redazione
La proposta  dello stato di agitazione per arrivare alla proclamazione congiunta dello sciopero della scuola’ in Sicilia ‘per il 13 dicembre di salvaguardia dei 416 presidi congelati’, che il 15 novembre è stata rivolta dalla Dirpresidi Sicilia ai segretari regionali dei sindacati scuola, è rimasta senza risposta. E allora ha proclamato da sola ‘su mandato esplicito degli iscritti’ lo ‘stato di agitazione di tutta la categoria dei dirigenti in Sicilia’ e ha fatto ‘appello alle altre OO.SS. di manifestare solidarietà aderendo allo stato di agitazione’. Mi sembra una iniziativa incredibile anche perché è scritto che ‘426 dirigenti scolastici congelati’ si trovano ‘sotto minaccia di rinnovazione della procedura concorsuale’. Rinnovazione del corso-concorso decisa con sentenza dal C.G.A. per , che ha nominato un commissario ad acta che ha fissato per i giorni 13 e 14 dicembre 2010 le date per lo svolgimento delle prove scritte.
 A parte questo non può non chiedersi come mai una parlamentare eletta nelle liste bloccate del Partito democratico ha presentato un disegno di legge ad personas che annulla le sentenze della magistratura. Eppure è rappresentante di un partito che sostiene che le sentenze della magistratura vanno rispettate e che nessun lodo può essere approvato se è stato presentato per ‘salvare’ una o più persone. Ma forse l’interesse politico ed elettorale ha il sopravvento soprattutto quando ci sono rappresentanti di altri partiti che vogliono cogliere l’occasione. Infatti si sono mossi in tanti con l’intenzione di salvare ciò che costituzionalmente non è salvabile.

In senato sono addirittura in discussione con lo stesso relatore due disegni di legge. Uno è quello dell’on. Siragusa approvato da una delle Commissioni in sede legislativa della Camera e ora in Senato nella speranza di essere approvato in tempo per impedire la ripetizione del concorso in contrasto con quanto è stato disposto con le sentenze del C.G.A. Il secondo è stato presentato da senatori ma il suo testo è diverso dall’altro anche se lo scopo è quasi identico. Potrebbe allora essere chiesto perché questo secondo testo non è stato ancora ritirato. E si potrebbe anche chiedere perché non si tiene conto di quanto viene evidenziato in Commissione da alcuni senatori, tra i quali il senatore Rusconi del Pd che ‘rileva come il disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati, benché di iniziativa di parlamentari appartenenti al suo Gruppo, sollevi alcune perplessità dal punto di vista tecnico’. E aggiunge che è disponibile a proseguire ‘pur non potendosi esimere dal rilevare alcune incongruenze tecniche’. E si potrebbe anche chiedere perché non si tiene conto di chi, il senatore Eccher del Pdl, ‘dissente dall’ipotesi di sanare la situazione di coloro che, pur avendo superato le prove scritte, sono stati respinti alle prove orali’ e ‘ritiene che se la composizione delle commissioni non era corretta, occorre annullare del tutto il concorso, mentre appare illogico prenderne per buoni alcuni risultati salvo sanare i casi di bocciature’. Il senatore Pittoni del LNP ‘manifesta dubbi sull’efficacia dei criteri di selezione utilizzati in siffatti concorsi’. Il senatore Asciutti del Pdl rileva che ‘se è vero che in tutta Italia le sottocommissioni d’esame hanno avuto un presidente unico, dall’altro è altrettanto vero che esse non dovevano essere convocate contemporaneamente. In orari diversi, il collegio sarebbe stato sempre perfetto’. Il senatore Giambrone dell’Idv presenta e discute il suo emendamento per ‘eliminare le disparità di trattamento tra tutti gli aspiranti dirigenti scolastici che abbiano consegnato gli elaborati e che abbiano ancora pendenti ricorsi amministrativi per l’annullamento del concorso’.

Intanto i senatori di diverse commissioni del Senato sono impegnati nella trattazione dei due disegni di legge che è impossibile riunire se si vuole approvare una legge in tempo per annullare il decreto del commissario ad acta per l’esecuzione della sentenza del C.G.A. con le prove scritte nei giorni 13 e 14 dicembre 2010. Questo ultimo giorno è quello nel quale alla Camera viene discussa la mozione di sfiducia al governo mentre al Senato viene discussa la mozione di fiducia al governo. E lo scioglimento del Parlamento o di una delle due Camere e le elezioni anticipate precedute oppure no da un governo tecnico sono indicati tutti come possibili.

Il 13 dicembre è quello dello sciopero conseguente allo ‘stato di agitazione di tutti i dirigenti scolastici’ della Sicilia proclamato dalla Dirpresidi Sicilia. Non è possibile prevedere quale partecipazione ci sarà da parte dei dirigenti scolastici a tempo indeterminato. Gli insegnanti che svolgono da congelati la funzione di dirigenti scolastici fino alla conclusione del concorso rinnovato non possono non presentarsi nelle sedi  nelle quali sono stati convocati per svolgere le prove scritte. In quelle sedi sono convocati come partecipanti al concorso. L’assenza porterebbe alla loro esclusione. Facendo un esempio si può dire che i dirigenti scolastici a tempo indeterminato e gli insegnanti che non si presentano a sostenere la prova scritta di un pubblico concorso perché in quel giorno sono in sciopero, sarebbero esclusi da quel concorso.

A molti risulta strano che lo sciopero per ottenere l’approvazione della legge di sanatoria per i dirigenti scolastici congelati è stato fissato per il giorno 13 dicembre. E qualcuno ha anche detto scherzando che le trattenute sugli stipendi degli eventuali scioperanti possono servire se sono molti a pagare una parte dei costi del concorso. Le proteste, le manifestazioni e gli scioperi debbono svolgersi in giorni molto precedenti a quello dell’ultima scadenza per sperare di ottenere un risultato utile. Non sempre i risultati positivi arrivano ed anzi molte volte vengono del tutto negati. Basta pensare alle tante manifestazioni che contrastano i provvedimenti di riforma della scuola e che vedono sordi quei ministri che dovrebbero cambiare le loro posizioni e quei deputati e quei senatori che hanno dedicato parecchio del loro tempo parlamentare per ribaltare con una legge le sentenze della magistratura amministrativa. Una legge che se approvata sarà impugnata anche per incostituzionalità. Ma forse si vuole anche questo per mantenere congelati nella funzione di dirigenti scolastici i 426 per i quali sono stati con fatica costruiti almeno tre disegni di legge ad personas che suscitano sfiducia nella funzione legislativa se ci sono parlamentari regionali che vogliono annullare con le leggi da loro proposte le sentenze della magistratura della loro stessa regione.

Umberto Tazer
umbertazzer@hotmail.it






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