Concorsi universitari: indovinare in anticipo i vincitori è facile. Ecco la dimostrazione
Data: Domenica, 21 novembre 2010 ore 07:00:00 CET Argomento: Rassegna stampa
Chiunque può
inserire sul blog pronosticailricercatore.blogspot.com i nomi e poi
verificare come è andata. Finora, su 160 concorsi, sono 114 i
pronostici indovinati. "La valutazione dei titoli non ha alcun peso sui
risultati"
Carriere pilotate. Posti assegnati. Nepotismo. Quando si parla di
Università queste sono le parole più ricorrenti. Ma a parte casi
eclatanti e perseguiti legalmente non era facile dimostrare il
meccanismo ripetitivo che caratterizza i concorsi universitari in tutti
gli atenei d’Italia. A smascherare la prassi diffusa, la vittoria dei
candidati interni e la facilità di “indovinare” il vincitore, c’è
riuscito il blog “Pronostica il ricercatore”. Creato “quasi per
scherzo, senza pensare di diventare famoso” da Andrea, un giovane
studioso di matematica che ha trasferito il suo cervello all’estero ma
sogna di tornare nel nostro paese, il blog è diventato un fenomeno
indovinando oltre 100 pronostici e con altri 600 in attesa dei
risultati. E diventando il capofila di molte altre iniziative simili.
Prima era un passatempo
“Quando stavo all’Università in Italia ero riuscito a prevedere i
vincitori di molti concorsi – racconta Andrea – in realtà fare i
pronostici è un passatempo informale molto diffuso, sia che il presunto
vincitore lo meriti o meno. Sinceramente non pensavo che
quest’iniziativa sarebbe diventata così famosa, ma ora l’ho presa molto
sul serio per dimostrare quanto sono prevedibili e che la valutazione
dei titoli non ha alcuna influenza sui risultati”. A dimostrazione di
quest’ultima tesi, Andrea denuncia tre casi emblematici: uno avvenuto a
Milano, uno a Roma e uno in Calabria. I tre vincitori, infatti, al
momento del bando (e forse anche dopo) non possedevano il dottorato di
ricerca. Il primo, a Milano, presentava solo due pubblicazioni, in
collaborazione col membro interno della Commissione. Il secondo, a
Roma, sfoggiava 4 pubblicazioni mentre i concorrenti arrivavano fino a
29, e del terzo non è nemmeno possibile risalire alla sua produzione
scientifica. “Non solo non viene premiato il merito – dice Andrea – ma
è anche inutile cambiare le regole perché comunque vengono aggirate”.
La soluzione, per il creatore del blog, sarebbe quella “di far pagare
le conseguenze delle assunzioni a chi le ha prese in carico”. Un
sistema svizzero, quindi, con step continui di valutazione e blocco dei
finanziamenti per chi non raggiunge i livelli previsti nei contratti.
“Bisognerebbe bloccare gli scatti stipendiali dei professori anche in
base al rendimento delle persone che hanno assunto – conclude Andrea –
solo così potremmo ottenere dei risultati”.
Un problema di tutto il paese
Per ora gli unici risultati che Andrea ha ottenuto sono quelli dei
concorsi. Chiunque può inserire sul blog i suoi pronostici e dimostrare
com’è andata dopo aver visto l’esito delle prove. Su circa 160 concorsi
sono stati 114 i pronostici indovinati, e spesso da più persone. Come
dire, l’inghippo c’è ed è chiaro a tutti. E Andrea è sicuro che lo
dimostreranno ancora meglio i vincitori dei prossimi 600 concorsi già
pronosticati sul blog. Per ora sono stati pubblicati solo i risultati
di 36 concorsi, ma nei prossimi giorni saranno svelati tutti gli altri,
che Il Fatto Quotidiano ha visto in anteprima. Per ora sono state
rispettate le previsioni di 15 concorsi banditi a La Sapienza di Roma,
12 all’Università di Milano, 4 a Pavia, 4 a Parma, 4 a Napoli, 3 a
Catania. Un cancro che attraversa tutta la Penisola e che qualcuno ha
finalmente deciso di denunciare.
Caterina Perniconi -
ilfattoquotidiano.it
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