Precari Modena: la scuola non e’ un’azienda, l’istruzione non e’ una merce!
Data: Sabato, 20 novembre 2010 ore 20:00:00 CET Argomento: Rassegna stampa
Il Coordinamento Precari
della Scuola di Modena è al fianco degli studenti che hanno contestato,
questa mattina, Emma Marcegaglia al convegno su scuola e azienda
organizzato da Confindustria. Circa 1500 studenti hanno contestato la
rappresentante degli industriali, urlando slogan contro i tagli alla
scuola pubblica e lanciando uova contro l’edificio che ospitava il
convegno. Anche se non abbiamo potuto scendere in piazza organizzati
(questa mattina per noi era giornata di lavoro), condividiamo
pienamente le rivendicazioni degli studenti.
Gelmini e Marcegaglia vogliono trasformare la scuole in aziende, con
tanto di consigli di amministrazione (che sostituiranno gli organi
collegiali dei docenti) e finanziamenti diretti da parte delle aziende
(si veda il Progetto di legge Aprea). E non dimentichiamo che sono
stati i ministri dei precedenti governi di centrosinistra, Berlinguer e
Bersani in primis, ad acceler are i processi di aziendalizzazione
della scuola pubblica (il decreto che ha trasformato quattro anni fa
gli istituti in “fondazioni di diritto privato” porta la firma di
Bersani, l’attuale segretario del PD). Ignobilmente, dopo aver
licenziato decine di migliaia di precari della scuola (400 solo in
provincia di Modena: noi ci rifiutiamo di considerare “assunti” – come
fanno ipocritamente i dirigenti tirapiedi del governo della Cisl – i
colleghi che oggi lavorano solo poche ore
la settimana, prendendo meno di un sussidio di disoccupazione) la
Gelmini ha annunciato la volontà di introdurre criteri meritocratici
tra i lavoratori della scuola. Precisamente, ha annunciato che “pochi
meritevoli” verranno pagati una mensilità in più all’anno. A parte il
fatto che si tratta di una presa in giro (una mensilità in
più corrisponde ai soldi che i docenti perdono per il blocco degli
scatti di stipendio introdotto da Tremonti), è evidente il progetto che
ha in mente il ministro: creare un piccolissima fascia di insegnanti
pagati come oggi o poco più, abbassare gli stipendi a tutti gli altri.
Soprattutto, come già avviene nel pubblico impiego con il
decreto Brunetta, una fascia di lavoratori (il 25%) sarà
necessariamente collocata nel gradino più basso della gerarchia. In
altre parole: la Gelmini e Brunetta (quest’ultimo lo ha dichiarato
esplicitamente in una recente intervista) si preparano a licenziare 300
mila lavoratori a tempo indeterminato del pubblico impiego!
Tutto questo avviene col plauso di Confindustria: gli industriali e i
banchieri continuano a ricevere finanziamenti miliardari (in forma di
cassa integrazione o finanziamenti diretti), se la scuola pubblica va
in rovina a loro non interessa tanto loro hanno i soldi per mandare i
figli alle Scuole private del Vaticano! Quindi, ben vengano le
iniziative di lotta degli studenti: saremo al loro fianco anche se
decideranno di occupare le scuole. Facciamo
appello ai precari della scuola e a tutti i lavoratori a portare la
loro solidarietà all’assemblea studentesca che si terrà lunedì alle 16
al Venturi.
Coordinamento precari scuola di Modena
(http://precariscuolamodena.wordpress.com/)
redazione@aetnanet.org
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