La legge di stabilita’ contro la scuola pubblica e la costituzione
Data: Sabato, 20 novembre 2010 ore 07:00:00 CET
Argomento: Sindacati


La Legge Finanziaria per il 2011 (ora denominata “legge di stabilità”) prosegue la strage di legalità nella scuola pubblica. Utilizzando la breccia aperta nel 2000 da Berlinguer e dal centrosinistra con la “legge di Parità”, la Finanziaria aumenta di 245 milioni le risorse alle scuole private che raggiungono quindi così i 526 milioni di Euro annui di finanziamento statali. In 10 anni le risorse statali per le private sono quasi raddoppiate rispetto al finanziamento del 2001 che era di 323 milioni. E’ bastata una telefonata da Seul del Ministro Tremonti perché la cordata di deputati del Pdl ottenesse che i 150 milioni, già previsti nella legge di stabilità, aumentassero agli attuali 245: e questo mentre la controriforma Gelmini taglia ogni tipo di risorse alla scuola statale, diminuendo drasticamente ore di lezione, materie, insegnanti, Ata, scuole, classi ed espellendo in massa i precari, con il taglio triennale di 140 mila posti di lavoro docente ed Ata.

Le ultime Finanziarie del centrodestra e centrosinistra hanno tagliato massicciamente l’investimento nella scuola pubblica: lo stanziamento per il pagamento delle supplenze è sceso del 72% in 6 anni, il finanziamento per il funzionamento amministrativo e didattico è passato da 823 milioni a 350 milioni di Euro in tre anni, le risorse per l’aggiornamento del personale si sono ridotte dai 33 milioni agli attuali 8 milioni, meno di 2 euro a testa l’anno. Così, questo anno scolastico lo Stato spenderà per ogni studente delle scuole private (900mila iscritti) 580 euro mentre per gli 8 milioni di studenti della scuola pubblica si arriva a 75 euro annuali procapite sommando le spese per il funzionamento e per le supplenze.

Come se non bastasse, la Legge di Stabilità taglia ulteriori 103 milioni del bilancio del ministero, finora serviti per la gratuità dei libri di testo della scuola elementare. Dopo le manipolazioni nelle Commissioni parlamentari i 103 milioni sono passati in un capitolo di bilancio MIUR (di 350 milioni) denominato “interventi di carattere sociale” destinato anche al pagamento di 27.000 LSU (Lavoratori Socialmente Utili) che garantiscono la pulizia in 3.500 scuole. Sarà un futuro decreto del Presidente del Consiglio a decidere la destinazione dello stanziamento che, prevedibilmente, cancellerà definitivamente i libri gratuiti visto che per i soli LSU nel 2010 si sono spesi 370 milioni. Se in Aula dovesse passare il testo delle Commissioni, la Finanziaria cancellerebbe per sempre la voce di bilancio destinata specificatamente all’acquisto dei libri per i bambini delle elementari.

Per tutte queste ragioni, i COBAS indicono una MANIFESTAZIONE davanti al Parlamento in piazza Montecitorio il giorno martedì 30 novembre alle ore 17.00, a cui invitano i docenti ed Ata delle scuole romane, i genitori, gli studenti e i cittadini per chiedere, nel passaggio in Aula, la restituzione dei 103 milioni indispensabili per assicurare la gratuità dei libri di testo nelle elementari e la cancellazione dell’aumento del finanziamento anticostituzionale alle scuole private.
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