Il progetto della Gelmini: più soldi in busta paga ai professori meritevoli
Data: Venerdì, 19 novembre 2010 ore 08:22:51 CET Argomento: Rassegna stampa
La
sperimentazione a Torino e Napoli, valuteranno preside e rappresentanti
degli insegnanti. Il ministro: una giornata storica.
Il merito paga. Da quest’anno a professori particolarmente meritevoli
verrà assegnata una gratifica pari a una mensilità di stipendio. Lo
prevede uno dei progetti, annunciati oggi dal ministro Gelmini, che
partirà, per ora, a Torino e Napoli (20 le scuole coinvolte). Ma anche
agli istituti scolastici in generale converrà darsi da fare perchè
grazie a un altro progetto alcune scuole potranno rimpinguare le casse:
se dimostreranno, infatti, di aver migliorato i livelli di
apprendimento degli studenti e raggiunto certi standard riceveranno un
contributo fino a un massimo di 70 mila euro.Anche in questo caso si
comincerà in via sperimentale, dalle scuole medie delle province di
Pisa e Siracusa (per la durata dell’intero triennio). Non ha esitato a
parlare di «giorno storico» il ministro Gelmini sottolineando come per
la prima volta parta un’iniziativa concreta per introdurre il merito
nel sistema d’istruzione italiano. «Finalmente - ha detto - si iniziano
a valutare i professori e le scuole su base meritocratica. Premi dunque
ai migliori e non soldi legati solo all’anzianità di carriera che
comunque, grazie allo sforzo del governo, sono stati garantiti a tutto
il settore».
A quest’ultimo proposito, infatti, il ministro ha illustrato oggi ai
sindacati il decreto interministeriale che consente il pagamento degli
scatti d’ anzianità maturati dal personale della scuola. Le
sperimentazioni messe in campo saranno finanziate con una parte del 30%
dei risparmi ottenuti grazie alla razionalizzazione della spesa, al
netto naturalmente delle risorse destinate al recupero degli scatti. Lo
scorso febbraio il ministro ha istituito un Comitato Tecnico
Scientifico (CTS) che ha l’obiettivo di proporre l’istituzione di un
sistema nazionale di valutazione e di miglioramento della didattica. E
il Comitato ha proposto al ministro i due progetti illustrati oggi.
Quello relativo alle scuole prevede che esse vengano valutate prendendo
in considerazione il livello di miglioramento degli apprendimenti degli
studenti individuato attraverso i test Invalsi ma anche una serie di
indicatori che vanno dal rapporto scuola-famiglia alla gestione delle
risorse, ai livelli di abbandono. Il verdetto è affidato a un team di
osservatori esterni composto da un ispettore e da due esperti
indipendenti. Sulla base dei risultati verrà quindi formulata da una
Commissione tecnica regionale una graduatoria.
Alle scuole che si collocheranno nella fascia più alta sarà assegnato
un premio, fino ad un massimo di 70mila euro. Per il progetto destinato
agli insegnanti, che aderiranno volontariamente alla sperimentazione,
in ogni scuola verrà costituito un «nucleo» di valutazione composto dal
preside, da due professori eletti dal Collegio dei docenti e dal
presidente del Consiglio di Istituto (in qualità di osservatore). La
valutazione terrà conto di curriculum vitae e documento di valutazione.
Ma non solo. Il «nucleo» dovrà considerare anche il giudizio sui
docenti espresso da genitori e studenti. Gli insegnanti meritevoli
saranno premiati entro aprile/maggio 2011. ( La Stampa)
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