La logica dei premi spacca i sindacati
Data: Venerdì, 19 novembre 2010 ore 08:12:38 CET Argomento: Sindacati
Sono divisi i
sindacati di fronte ai premi che il ministro Gelmini promette di
elargire ai prof e alle scuole più bravi. Il fronte più duro è quello
della Cgil. «Sulla valutazione delle scuole si può discutere - spiega
il segretario generale Domenico Pantaleo -. Perché non è immaginabile
una valutazione che non tenga conto dei tagli, dell’affollamento delle
classi e dell’eventuale assenza di progetti didattici dovuti
all’assenza di risorse». Sui premi ai prof invece il giudizio della
Cgil è totalmente negativo. «Sembra soltanto un’operazione di
propaganda, una forzatura mediatica. La valutazione così come è stata
annunciata è del tutto discrezionale, affidata a criteri privi di
un’uniformità nazionale. Proprio per assicurare un trattamento eguale
per tutti la legge prevede che non si possa aumentare la busta paga dei
prof senza una contrattazione nazionale».
Sulla stessa linea lo Snals-Confsal. Il segretario generale Marco Paolo
Nigi avverte che: «Forme, procedure e quantificazione dei
riconoscimenti per la valorizzazione del personale andranno definite in
sede di rinnovo contrattuale 2013-2015».
Più conciliante la posizione della Cisl. Il segretario generale
Francesco Scrima si dichiara «attento e disponibile al confronto,
apprezzando il fatto che su temi così delicati e complessi, troppo
spesso affrontati in modo schematico e ideologico, si dia voce alle
scuole, dalle quali crediamo possa venire un contributo serio,
competente, credibile».
La Uil avanza una proposta. Il leader, Massimo Di Menna, ricorda che:
«Sarà una sede bilaterale ministero-sindacati a seguire e monitorare
l’andamento e i risultati della sperimentazione. Quel che è stato
fissato oggi è il principio di seguire la via contrattuale per la
progressione economica e per il sistema di carriere per gli insegnanti.
Sarà il negoziato contrattuale - spiega - ad individuare le soluzioni
che abbiano a riferimento l’esperienza, l’impegno professionale, la
valutazione degli esiti formativi. Anche su questo punto la Uil guarda
in avanti: in sede di negoziato avanzeremo la nostra proposta di
detassare quel che in altre categorie è chiamato salario di
produttività e salario di meritò».
Per il segretario nazionale dell’Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo «è un
bene l’avvio delle due sperimentazioni annunciate dal ministero per
premiare scuole e docenti in base al merito». «Questa misura, se
portata avanti con un attento lavoro di monitoraggio sui criteri di
valutazione, può dare avvio - conclude - a un percorso di
qualificazione progressiva dell’offerta formativa».(da Flc-Cgil)
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