Catania,prima il corteo, poi l'occupazione. Il ''presidio'' all'ex Monastero dei Benedettini
Data: Giovedì, 18 novembre 2010 ore 07:49:58 CET
Argomento: Eventi


Scoppia la protesta. L'istruzione reclama maggiore attenzione a Catania e ieri i temi nazionali, su tutti la riforma Gelmini, si sono intrecciati con i temi locali, su tutti le dimissioni del rettore Antonino Recca.
Come successo in tutta Italia, anche a Catania si è svolta la manifestazione in difesa del diritto allo studio e contro le politiche del ministro Gelmini. Migliaia di studenti medi, universitari, precari della scuola, ricercatori e docenti hanno invaso le strade della città e sono arrivati al monastero dei Benedettini, sede delle facoltà di lettere e lingue.
 Un corteo colorato che però è stato solo il prologo di una fase di mobilitazione più aspra con l'occupazione dei Benedettini. Presidiata l'aula 1, interrotte le lezioni in tutte le aule. A decidere per l'inasprimento della protesta è stata un'affollatissima assemblea: un segnale forte al Governo, che si appresta a fare approvare la riforma dell'università. Ma il movimento si oppone soprattutto alle scelte del rettore dell'università Antonino Recca e poi contrasta la scomparsa della facoltà di Lingue.
Il movimento studentesco ha chiesto le dimissioni del rettore ritenendo che vi sia incompatibilità con il suo ruolo politico. E poi ci sono i tanti problemi dell'ateneo catanese: «l'aumento delle tasse – spiegano gli studenti –, i numeri chiusi definiti "senza precedenti" in tutte le facoltà, ed infine la minaccia della chiusura della facoltà di lingue a Catania con il trasferimento a Ragusa».
Ieri sera ancora assemblee per delineare le prossime iniziative di protesta. Almeno un centinaio gli studenti che hanno preso parte. Oggi continuerà infatti la mobilitazione, a livello di facoltà, in concomitanza con la discussione alla Camera della riforma sull'istruzione. Fino a sera è stata presidiata l'aula uno. Ma gli studenti sono decisi ad andare avanti ed a far valere i loro diritti.
Sono contrari al trasferimento della facoltà di lingue a Ragusa dopo la valutazione da parte del Senato Accademico che sembra abbia deciso il totale trasferimento a partire dal 2011. È bene considerare che la facoltà ha circa 6 mila iscritti, 5 mila dei quali si trova a Catania mentre la restante parte nel centro ibleo. Rispetto ad architettura di Siracusa, dove invece tutti gli studenti risiedono nel centro aretuseo, in questo caso si tratterebbe di un "trasferimento di massa forzato".
Già fissata per questa mattina alle 9 un'assemblea alla facoltà di lingue. (da http://www.gazzettadelsud.it)

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