Dopo quella della Sicilia, è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo della Lombardia; vengono confermate le anomalie già segnalate nelle precedenti note, diventano anzi ancora più pesanti.
Vediamo i punti essenziali, partendo dal budget; l’ammontare viene determinato aggiungendo allo stanziamento ministeriale la quota-parte degli incarichi aggiuntivi, il totale viene poi suddiviso tra retribuzione di posizione e retribuzione di risultato, nelle proporzioni stabilite dal CCNL:
Tab.1-Budget
TOTALE |
18.121.412,58 |
100,00 |
POSIZIONE |
15.403.200,69 |
85,00 |
RISULTATO |
2.718.211,89 |
15,00 |
LA RETRIBUZIONE DI POSIZIONE
Per prima cosa, viene determinato l’impegno di spesa per la corresponsione della quota fissa che, pur essendo già in pagamento, va comunque contabilizzata a carico del Fondo Regionale; si procede moltiplicando l’importo annuo pro capite per il numero dei dirigenti in servizio:
Tab.2-Impegno di spesa per quota fissa
IMPORTO PRO CAPITE |
DIRIGENTI IN SERVIZIO |
SPESA |
3.556,68 |
998 |
3.549.559,21 |
Si sottrae poi tale importo dal totale del budget per la posizione e si ottiene così il budget per la quota variabile:
Tab.3-Determinazione budget per quota variabile
BUDGET POSIZIONE |
SPESA PER QUOTA FISSA |
BUDGET PER QUOTA VARIABILE |
15.403.200,69 |
3.549.556,66 |
11.853.644,03 |
E’ ora possibile determinare l’importo medio della quota variabile; stranamente, non si prendono più in considerazione i dirigenti in servizio, ma quelli in organico:
Tab.4-Determinazione importo medio quota variabile
BUDGET |
DIRIGENTI IN ORGANICO |
MEDIA PRO CAPITE |
11.853.644,03 |
1.295 |
9.153,39 |
Attenzione, lo ribadiamo anche qui: si tratta di una scelta, non di un obbligo; si potrebbe pensare che se il Fondo è stato determinato in base ai dirigenti in organico, anche la sua suddivisione deve seguire lo stesso criterio, ma non è così, perché significherebbe che molte quote (per la precisione, 297) non verrebbero corrisposte ed andrebbero di conseguenza perse.
Se per determinare la media pro capite si utilizzano come divisore i dirigenti in organico (1295), essendo i dirigenti in servizio di meno (998), l’impegno di spesa risulta inferiore al budget:
Tab.5-Impegno di spesa quota variabile
MEDIA PRO CAPITE |
DIRIGENTI IN SERVIZIO |
IMPEGNO DI SPESA |
€ 9.153,39 |
998 |
9.135.083,22 |
Nota:A causa degli arrotondamenti,i calcoli non sono precisi
Si registra un “risparmio”, una “quota residua” pari a 2.718.557,71 euro, che viene accantonata.
Vediamo ora la determinazione della quota variabile differenziata per fasce, dato che finora abbiamo parlato di media pro capite:
Tab.6-Importi quota variabile per fasce
FASCE |
RAPPORTO |
IMPORTO ANNUO |
IMPORTO MENSILE |
PRIMA |
1,7 |
11.402,35 |
877,10 |
SECONDA |
1,5 |
9.601,98 |
738,61 |
TERZA |
1,2 |
7.801,61 |
600,12 |
QUARTA |
1 |
6.601,24 |
507,79 |
Possiamo notare che la divaricazione tra prima e quarta fascia è inferiore rispetto alla Sicilia: 70% contro 90%
LA RETRIBUZIONE DI RISULTATO
Il budget per la retribuzione di risultato viene ad essere più che raddoppiato, grazie al conferimento della quota residua della retribuzione di posizione:
Tab.7-Rideterminazione budget retribuzione risultato
BUDGET MIUR |
QUOTA RESIDUA |
BUDGET RIDETERMINATO |
2.718.211,89 |
2.718.557,74 |
5.436.769,63 |
Del budget rideterminato si accantona una quota per il pagamento delle reggenze, il resto è disponibile per la retribuzione di risultato:
Tab.8-Suddivisione budget
REGGENZE |
RETRIBUZIONE RISULTATO |
2.115.796,89 |
3.320.972,74 |
A questo punto, viene definito il nuovo importo della retribuzione di risultato, corrisposta in un’unica soluzione annuale:
Tab.9-Retribuzione di risultato
FASCE |
IMPORTO ANNUO |
PRIMA |
4.090,66 |
SECONDA |
3.444,77 |
TERZA |
2.798,87 |
QUARTA |
2.152,98 |
MEDIA |
3.121,82 |
ANALISI DEL CONTRATTO
Ho avuto già modo dirlo, lo ripeto qui: a leggere certe cose, sono rimasto letteralmente basito: spostare 2.718.557,74 euro dalla posizione al risultato è un’operazione del tutto illegittima, a norma degli artt. 55 e 56 del CCNL; non viene infatti rispettata la suddivisione del Fondo (85% alla retribuzione di posizione e 15% alla retribuzione di risultato):
Tab.10-Nuova suddivisione del budget
|
BUDGET |
IN % |
TOTALE |
18.121.412,58 |
100,00 |
POSIZIONE |
12.684.642,95 |
70,00 |
RISULTATO |
5.436.769,63 |
30,00 |
Il budget per la posizione scende al 70%, quello per il risultato sale al 30%: c’è bisogno di dire altro?
Abbiamo fatto una simulazione, rispettando quanto stabilito dal CCNL (85% posizione e 15% risultato), e abbiamo messo a confronto i risultati con quanto stabilito dal CIR.
Per la posizione abbiamo:
Tab.11-Confronto tra CIR e Simulazione-Importi mensili
FASCE |
CIR |
SIMULAZIONE |
DIFFERENZA |
PRIMA |
877,1 |
1.134,55 |
+257,45 |
SECONDA |
738,61 |
955,41 |
+216,8 |
TERZA |
600,12 |
776,27 |
+176,15 |
QUARTA |
507,79 |
656,83 |
+149,04 |
Per il risultato abbiamo:
Tab.12-Confronto tra CIR e Simulazione-Importi mensili
FASCE |
CIR |
SIMULAZIONE |
DIFFERENZA |
PRIMA |
314,67 |
57,08 |
-257,59 |
SECONDA |
264,98 |
48,07 |
-216,91 |
TERZA |
215,3 |
39,05 |
-176,25 |
QUARTA |
165,61 |
30,04 |
-135,57 |
Se si fosse rispettato il CCNL, com’è evidente i totali non sarebbero cambiati, ma ben diversa sarebbe stata la suddivisione tra posizione e risultato; tra i 150 e i 250 euro mensili, a seconda della fascia, il Cir li fa illegittimamente passare dalla retribuzione di posizione a quella di risultato.
Si potrebbe dire: cosa cambia? E’ la somma che fa il totale! Non è vero affatto, perché le somme appena indicate sono perse ai fini della pensione e della liquidazione; i colleghi lombardi che andranno in pensione nei prossimi anni, con 40 anni di servizio, perderanno tra i 150 e i 250 euro al mese sulla pensione e tra i 6.000 e i 10.000 sulla buonuscita!
Perché tutto questo? Per risolvere il problema dell’incapienza dei Fondi, si risponde in sede sindacale.
Non è vero, quella fatta è un’operazione di puro maquillage, naturalmente a spese della categoria.
Ipotizziamo che prima o poi i vuoti di organico siano riempiti, a seguito dell’espletamento del prossimo concorso; a parità di condizioni, la retribuzione di posizione resterebbe invariata, dato che è “tarata” sui posti in organico, ma quella di risultato diminuirebbe: di nuovo l’incapienza, con conseguente diminuzione della retribuzione.
Se però la retribuzione di risultato viene corrisposta in un’unica soluzione per ogni anno scolastico, ecco l’effetto maquillage: gli stipendi mensili rimarrebbero invariati, diminuirebbe l’una tantum annuale, ma a distanza di un anno chi se ne accorgerebbe?
L’unico modo per evitare l’incapienza in caso di colmatura degli organici è quello di aumentare le risorse.
Le risorse, però, effettivamente aumentano in modo automatico, perché anno per anno viene conferita ai Fondi la RIA dei pensionati; se si tiene conto che fino al 2014 le retribuzioni sono bloccate, è evidente che alla riapertura della contrattazione il conferimento della RIA di tre o quattro anni avrà ampiamente colmato l’eventuale in capienza; a maggior ragione, la decurtazione della retribuzione di posizione appare senza senso.
Pietro Perziani, perziani@libero.it
Resp nazionale relaz sindacali dirpresidi/confedir