200000 studenti in più di 100 città. Riconquistiamo il futuro! Gelmini: Avanti con le riforme, slogan vecchi.
Data: Mercoledì, 17 novembre 2010 ore 15:42:11 CET
Argomento: Rassegna stampa


Sono circa 200000 gli studenti che sono scesi nelle piazze per una straordinaria giornata di mobilitazione studentesca. Dopo l'8 Ottobre dove sono scesi in piazza gli studenti delle scuole, il 14 Ottobre a Montecitorio contro la riforma dell'Università, dopo il 10 e 11 Novembre negli atenei contro i tagli alle borse di studio, gli studenti della Rete degli Studenti e dell'Unione degli Universitari stanno dando vita ad una giornata dal valore straordinario e che segna un passaggio fondamentale per la riconquista del diritto allo studio che questo Governo, a differenza degli altri paesi europei come dimostra la recente indagine EUROSTUDENT (scheda in allegato), sta cancellando.
 Ecco alcuni dati dalle città: a Torino il corteo ha visto la partecipazione di 30000 studenti tra medi e universitari, Roma 20000 a migliaia Milano a Bologna 2000, Parma 3000, Ferrara 2000, Firenze, 5000 a L'Aquila, 2000 ad Ancona, 3000 a Napoli, 3000 a  Palermo 7000 Trapani 1000, Caltanissetta 1000 Rosolini 500, Bari 2000, Grosseto 500, San Benedetto con 500, Lecce 1000 Fano 1000 Barletta 3000
Questo Governo, infatti, utilizza questa crisi per creare quelle divisioni sociali che l’Italia ha superato negli anni con l’affermazione di quei diritti, come il diritto allo studio e il diritto tra i cittadini di avere le stesse opportunità, che oggi vengono cancellati.
Vogliamo fondi per l’Università pubblica e la Scuola pubblica da investire prima di tutto sull’edilizia scolastica e sulle borse di studio, vogliamo che la valutazione diventi uno strumento per schiacciare il potere dei baroni e per alzare la qualità della didattica e dei servizi offerti dagli atenei, vogliamo una didattica scolastica fatta di insegnati competenti e preparati e non licenziati, non un riordino che taglia tutto il possibile portando al collasso le nostre scuole. Vogliamo che il mondo dell’istruzione sia pubblico e aperto a tutti, che sia il fulcro di una società libera, emancipata, democratica, la cui cornice è fatta di cultura e di partecipazione.
 La giornata di oggi non segnerà la conclusione della mobilitazione. Nelle prossime settimane partiranno le occupazioni, cogestioni e autogestioni anche in altre regioni e città, fino ad arrivare alla data del 27 novembre, manifestazione nazionale della Cgil, in cui gli studenti scenderanno ancora una volta in piazza a fianco dei lavoratori.
UNIONE DEGLI UNIVERSITARI-RETE DEGLI STUDENTI


Gelmini: Avanti con le riforme, slogan vecchi. Chi manifesta è contrario "al cambiamento a priori"
 (Apcom) - "La protesta di oggi mi pare riproporre vecchi slogan di chi vuole mantenere lo status quo, di chi è aprioristicamente contro qualsiasi tipo di cambiamento". Lo dice in una nota il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, commentando i cortei degli studenti in corso in molte città italiane. Per la Gelmini "bisogna avere il coraggio di cambiare. E' indispensabile proseguire sulla strada delle riforme: dobbiamo puntare a una scuola di qualità, più legata al mondo del lavoro e più internazionale". "Per ottenere questi obiettivi stiamo rivedendo completamente i meccanismi di inefficienza che hanno indebolito la scuola italiana in passato. Un lavoro e un percorso difficile, ma indispensabile. E' necessario lo sforzo di tutti coloro che hanno a cuore la scuola", conclude il ministro.






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