IL PRESIDE DI BIANCA RINVIATO A GIUDIZIO
Data: Domenica, 14 novembre 2010 ore 09:44:43 CET
Argomento: Rassegna stampa


IL PRESIDE SANTO LIGRESTI  RINVIATO A GIUDIZIO
http://www.step1.it  periodico telematico di informazione - sabato 13 novembre 2010
di Federica Motta, 11/11/2010|

Nel maggio 2008 Step1 racconta la storia di una ex studentessa della media Cavour di Catania che ha ricevuto una curiosa lettera dal dirigente di quell'istituto con un invito a un incontro pubblico. L'occasione? La sua candidatura alle elezioni comunali. Ora Santo Ligresti dovrà rispondere di abuso d'ufficio e violazione della legge elettorale
- Caro Preside, ti scrivo
Abuso d'ufficio e violazione della legge elettorale, queste le ipotesi di reato per cui il preside della scuola media "Cavour", Santo Ligresti, dovrà rispondere in tribunale. Rinviato a giudizio dal Gup Atonella Rizza, su richiesta del Pm Angelo Busacca, il dirigente scolastico è accusato di aver gestito i dati personali dei propri alunni al fine di organizzare una riunione elettorale usufruendo gratuitamente dei locali pubblici della scuola.
Il fatto è che il “vostro” preside si candida al Consiglio Comunale di Catania in una delle due liste del Movimento per l’Autonomia del Presidente Raffaele Lombardo, ed ha pensato di chiedervi il consenso, fiducioso com’è di aver lasciato in voi un buon ricordo", si leggeva nella insolita missiva pubblicata da Step1 nel maggio 2008. A spedirla al giornale una studentessa. L'episodio risale alle elezioni comunali del 15 e 16 giugno 2008 prima delle quali il preside avrebbe fatto recapitare alle famiglie dei propri alunni, ex alunni e docenti una lettera con la quale, oltre a inviare i suoi "santini elettorali", avrebbe invitato tutti a partecipare a  un incontro di propaganda politica nella sala "Turi Ferro" della scuola media "Cavour" da lui diretta. Nomi e indirizzi degli invitati sarebbero saltati fuori tramite la segreteria amministrativa della stessa scuola pubblica.
Di tutt'altro avviso Ligresti , che ha più volte dichiarato che si trattò di una riunione di carattere privatistico. Discussione che adesso si sposterà in tribunale dove sarà oggetto di regolare processo. A deciderlo è stato il Gup che, rigettando la richiesta di parte civile del sindacato Uil, ha rinviato il preside a giudizio.

 

Caro Preside, ti scrivo
di Bianca| 23/05/2008

Non capita tutti i giorni di ricevere una letterina dal preside della tua vecchia scuola media inferiore. Mi annuncia una bella festa “tra persone felici di rivedersi”. Passato il momento di commozione e di nostalgia, gli ho risposto...
Normalmente non ricevo molta posta. Ormai le email hanno sostituito le lettere consegnate dal postino. E invece, questo pomeriggio, al posto della mia amata rivista di cinema “Ciak” che aspettavo con ansia, il portiere mi consegna una bella busta con su scritto il mio nome e cognome. E c’è un’altra busta, identica alla mia, indirizzata a mio  fratello. Che sarà? La apro e scivolano quattro o cinque santini elettorali.

Cara Bianca
credo che i tre anni di scuola media trascorsi qui alla Cavour, oltre a costituire per te una solida base di preparazione per il prosieguo dei tuoi studi, abbiano rappresentato una fase felice della tua vita, per i compagni che hai conosciuto e per gli insegnanti che hai incontrato. Spero che quegli anni siano oggi per te, anche a distanza di tempo, fonte di bei ricordi.
Di molti alunni di quel periodo abbiamo notizie recenti, anche per il fatto che i fratelli o le sorelle minori hanno frequentato anch’essi, o la frequentano tuttora, la nostra scuola, e sappiamo della loro brillante carriera scolastica e universitaria.
Da tempo pensavamo di organizzare un incontro per consentire a te ed ai tuoi compagni di rivedere gli insegnanti di allora, alcuni dei quali sono diventati a loro volta degli ex, perché andati meritatamente in pensione.
Adesso se ne presenta l’occasione, diciamo pure il pretesto. E per questo ho il piacere di invitarti a scuola, nella Sala “Turi Ferro”, martedì 27 maggio p.v., alle ore 18.00, per un incontro che, ne sono certo, pur senza voler scadere nella retorica, sarà ricco di emozioni e di sorrisi.
Quale è il pretesto?
Non sarebbe carino nasconderlo, anche se così si rovina la sorpresa. Il fatto è che il “vostro” preside, cioè il sottoscritto, si candida al Consiglio Comunale di Catania in una delle due liste del Movimento per l’Autonomia del Presidente Raffaele Lombardo, ed ha pensato di chiedervi il consenso, fiducioso com’è di aver lasciato in voi un buon ricordo, chiamato adesso per contribuire a migliorare la nostra bellissima città, specie nel campo della scuola, della cultura e dei servizi sociali.
Sarà un incontro tra persone felici di rivedersi, libere comunque di esprimere i loro pensieri ed i loro sentimenti.
Saranno presenti molti docenti in servizio, da Patrizia Pappalardo ad Anna Salerni, da Andrea Pantellaro a Gilda Marino, da Pina Mosca a Rosalba Porrello, da Antonella Piccin a Maria Calafiore, da Agata Malaponte a Ketty Bufardeci, da Angioletta Sapienza a Rosamaria Bonaccorsi, da Rita Cardillo a Sandra Marletta, da Mari Graci a Maria La Ferla, da Milena Nobile a Pinella Branca, da Lucia Pulvirenti a Cettina Salamone, per citarne solo alcuni, e, tra gli ex, i proff. Cecilia Strazzeri e Angela Lo Giudice, Giovanna Bilardi e Paola Di Stefano, Lea Cannata e Maria Silvestri, Candida Materia e Vittorio Bonanno, Rita Costanzo e Rosalba Caffarelli, Rosario Costanzo ed Elvira Torrisi.
Ti aspetto, a prescindere da quella che sarà la tua scelta di voto.
Cordialmente
Santo Ligresti

Carissimo Preside Ligresti,
intanto vorrei comunicarLe che forse c’è un errore. Io ho ancora solo 16 anni! Il personale di segreteria non deve essere stato abbastanza attento nel controllare le date di nascita degli ex alunni, dall’indirizzario prelevato negli archivi delle scuola media statale “C. B, Cavour” di cui Lei è Preside. O forse la lettera è arrivata anche a me, pensando che i miei genitori possano votarla?

Cosa ci sarebbe di più bello di una rimpatriata coi vecchi compagni della media e con gli amatissimi prof?
Peccato che Lei abbia scelto l’occasione sbagliata. Mi resta un dubbio: ma la “Cavour” non era una scuola pubblica? Non pensa che la scuola statale di cui Lei è Preside è il luogo meno adatto per svolgervi una manifestazione elettorale? Pensa davvero che la felicità di rivedersi, i bei ricordi, i sentimenti che proviamo varcando quella soglia dove arrivammo ancora bambini per uscirne ragazzi “fatti”, abbiano  a che vedere con la sua campagna elettorale?
E’ stata davvero una sorpresa!
Bianca







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