Storia scolastica di una precaria: dal 2008 al “salvaprecari” fino a oggi esclusa da tutto.
Data: Sabato, 13 novembre 2010 ore 12:31:15 CET
Argomento: Opinioni


La mia storia scolastica di precaria catanese risale a molti anni fa, ma per dare una svolta decisiva nel 2003 decido di trasferire la domanda di incarichi e supplenze da Catania a Ravenna. Questo ha significato lasciare la mia famiglia, marito e figli in Sicilia e recarmi da sola a Ravenna dove ho preso servizio nel Settembre del 2003. Per due anni Ho lavorato con supplenze a tempo determinato da dall'inizio delle lezioni fino al termine e per altri due anni con incarico su posto vacante  nello stesso istituto fino al 30 giugno. Potete ben capire quali sacrifici ho dovuto affrontare da sola lottando anche con quella avversione che purtroppo nel nord anno verso i meridionali, ma alla fine sono riuscita a farmi apprezzare per quello che valevo e ottenendo da loro espressioni del tipo: anche i meridionali sono molto professionali e hanno voglia di far bene il loro lavoro.

Comunque nel 2007 con il ministro Fioroni ho scelto, sbagliando, di trasferire la domanda di incarichi e supplenze a Catania visto che le graduatorie sarebbero diventate ad esaurimento. Nell'anno scolastico 2007/08 ho lavorato a Catania dal 04/10/07 all'11/06/08 nello stesso istituto e con la stessa supplenza. Ebbene quando cade il governo Prodi cominciano i miei guai, perchè nel 2008/09 non riesco ad accumulare i 180 giorni e non ho il diritto di far parte del tanto ben decantato salvaprecari  che non ha salvato un bel niente ma che ha creato caos e disuguaglianze buttato nella spazzatura tanti anni di lavoro fatto con dignità e sacrifici.

Esclusa da tutto, dalla disoccupazione, dai 12 punti e non solo, perchè nell'aggiornamento mi vedrò sorpassata da coloro che anche avendo meno punti di me ma essendo nel salvaprecari hanno accumulato i 24 punti mentre io aggiornerò con 0 punti. Io adesso sono a casa ad assistere a tutto quello sta accadendo e mi chiedo ma, i precari siamo tutti uguali con gli stessi diritti? naturalmente la risposta mi viene spontanea. Adesso mi rivolgo ai sindacati che mai hanno parlato di quelli come me, ma hanno cercato di tutelare solo i precari di serie A e tutti indistintamente si sono vantati per aver ottenuto questo privilegio ma lo sapete che io e quelli come me non possiamo più recuperare quello che abbiamo perduto anzi quello che ci hanno rubato. A me non resta che piangere non so più come lottare.  Ah!........dimenticavo! I progetti regionali; anche quelli riservati al salvaprecari, tutto per loro e si lamentano anche!..IO NON HO NIENTE E NON MI DEVO LAMENTARE PERCHE' NON ESISTO. E se non esisto chi mi tira fuori?
Vera Castro






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