Più fondi alle scuole private, aumenta differenza con la pubblica
Data: Sabato, 13 novembre 2010 ore 11:00:00 CET Argomento: Rassegna stampa
Sindacati ed
opposizione non gradiscono l'incremento dei fondi destinati dal governo
alla scuola paritaria, confermata dal viceministro dell'Economia,
Giuseppe Vegas: la decisione contenuta nel maxiemendamento al ddl di
stabilità, attraverso cui è stato deciso di portare il finanziamento
dagli ormai 'canonici' 130 a 245 milioni di euro, sono state duramente
criticate perché, secondo i contestatori, acuirebbero il divario di
trattamento degli istituti scolastici gestiti dallo Stato (nei cui
confronti è stato adottato un piano di ridimensionamento triennale
delle spese che sfiora gli 8 miliardi di euro ed il taglio tra docenti
ed Ata di 140mila posti) rispetto a quelli privati.
Per il segretario della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, siamo di fronte ad
"un Governo in agonia che vuole completare l'opera di demolizione della
conoscenza pubblica per lasciare spazio alla privatizzazione": non a
caso "sono confermati i tagli per la scuola, anche per il prossimo anno
e nel contempo sono aumentati di 245 milioni i fondi per le scuole
paritarie". Duro anche il giudizio di Francesca Puglisi, responsabile
Scuola del Pd, secondo cui "il ministro Gelmini spera di salvarsi
l'anima reintegrando soldi alle scuole paritarie: peccato che si sia
dimenticata di reintegrarli anche alla scuola pubblica". La differenza
di trattamento nella distribuzione di fondi diventa ancora più evidente
se si pensa "che il ricco finanziamento alle scuole paritarie -
sostiene Puglisi - non garantisce il ripristino dei 103 milioni
destinati ai libri di testo per le famiglie bisognose".
Al Partito democratico non piace nemmeno la procedura di destinazione
dei fondi, in particolare perché "i fondi alle paritarie, prima
assegnati dagli Uffici scolastici regionali, sono ora concessi
direttamente dal ministero. Ciò significa meno possibilità di controllo
sul servizio che le paritarie svolgono. E fa sorgere il dubbio -
conclude la responsabile Scuola del Pd - che i finanziamenti possano
trasformarsi in tante prebende concesse con discrezionalità".
A gridare allo scandalo è anche l'Italia dei valori, che nei giorni ha
presentato il ddl di revisione della scuola, realizzato assieme
all'Unicobas, anche in Senato: "in queste ore - hanno scritto in una
nota congiunta il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, e il responsabile
lavoro e welfare, Maurizio Zipponi - l'esecutivo sta aumentando il
finanziamento alle scuole private, e allo stesso tempo demolisce la
scuola pubblica, mandando a casa oltre 140 mila insegnanti, servitori
dello Stato. A questo punto per l'IdV non esistono più mezze misure,
occorre dichiarare chiusa la fase(Apcom)
redazione @aetnanet.org
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