Gilda, illegittima la reiterazione dei contratti a tempo determinato
Data: Venerdì, 12 novembre 2010 ore 15:07:50 CET Argomento: Sindacati
Nella giornata di lunedì,
8 novembre 2010, presso il Tribunale del Lavoro di Alba, si è avuta la
prima sentenza della provincia di Cuneo per il ricorso giurisdizionale,
patrocinato dalla GILDA degli INSEGNANTI di Cuneo, e condotto dal
legale Avv. Maria Grazia Galliano dello studio Galliano-Rosso di Alba,
a favore dei Docenti precari che da anni lavorano nel mondo della
scuola.
Il ricorso riguarda decine di docenti,
appartenenti al gruppo dei "precari storici" e mira al riconoscimento
della illegittimità del comportamento del Ministero dell´Istruzione,
nel continuare ad assumere per più anni lo stesso Docente senza che il
rapporto di lavoro si trasformi da Tempo Determinato a Tempo
Indeterminato, e nel discriminare il lavoro a tempo determinato, non
consentendo ai docenti né la regolare progressione stipendiale né -
nella maggior parte dei casi - la copertura economica dei mesi di
luglio e agosto di ciascun anno.
La sentenza in oggetto riguarda un primo gruppo di 6 Docenti
associato alla Gilda degli Insegnanti e in servizio nella provincia di
Cuneo.
Il dispositivo
- dichiara illegittime le sequenze dei contratti a tempo determinato
stipulati dai vari ricorrenti con il Ministero della Pubblica Istruzione
- condanna il Ministero a risarcire, nei limiti della prescrizione, il
danno subito dai docenti individuato nella differenza tra quanto
effettivamente percepito e quanto i ricorrenti avrebbero dovuto
percepire se fossero stati da subito assunti con contratto a tempo
indeterminato
- fissa la data del 28 gennaio 2011 per l´accertamento di quanto
effettivamente spetta ad ogni singolo ricorrente lasciando aperta la
possibilità per le parti di raggiungere un accordo transattivo.
La Gilda di Cuneo esprime grande soddisfazione per questa prima
vittoria, oltre che nel vedere sempre più spesso riconosciuta e
condannata in sede giuridica quella che è, a tutti gli effetti, una
anomalia nel panorama europeo, ormai presente quasi esclusivamente
nella Scuola pubblica italiana, quella cioè di un "datore di lavoro" -
il M.I.U.R. - che continua pervicacemente ad utilizzare insegnanti
abilitati e qualificati dalla lunga, talvolta lunghissima, esperienza,
negando loro però la stabilità del posto di lavoro e anzi applicando
clausole contrattuali discriminanti.
Vogliamo qui ricordare che norme europee e nazionali, vigenti in
generale nel mondo del lavoro, vietano appunto tale discriminazione.
Intendiamo proseguire sulla strada del riconoscimento giuridico delle
ragioni dei Docenti precari, fino al momento in cui l´Amministrazione
non si adeguerà.
Invitiamo pertanto tutti i colleghi precari a rivolgersi presso le
nostre sedi per ottenere ulteriori informazioni e la necessaria
assistenza legale al fine di veder salvaguardati i propri diritti. (da Gilda)
redazione@aetnanet.org
|
|