Sicilia, concorso truccato: 416 presidi abusivi Ora c’è un commissario per rimediare
Data: Giovedì, 11 novembre 2010 ore 07:47:25 CET Argomento: Rassegna stampa
In Sicilia ci sono
416 presidi in carica da quattro anni grazie a un concorso truccato.
Invano gli esclusi hanno cercato di chiedere la ripetizione delle
prove: nulla da fare. E questo nonostante una lunga sequenza di
sentenze e ordinanze che davano loro ragione. Ora è intervenuto il
Consiglio di stato, che ha nominato un commissario “ad acta” perché sia
indetto un nuovo concorso che metta tutti i concorrenti sullo stesso
piano.
Una vicenda paradossale che il ministro Maria Stella Gelmini ha
tollerato, permettendo che il suo direttore scolastico regionale
lasciasse “congelati” i presidi in carica in modo abusivo senza
rimediare all’ingustizia subita dai candidati messi fuori gara. Come si
legge nei numerosi ricorsi presentati dai “bocciati” al termine della
prova scritta del concorso, centinaia di temi non erano stati neppure
corretti. Accusa inconfutabile perchè i tempi impiegati per la
valutazione delle prove erano talmente ristretti da rendere
praticamente impossibile qualsiasi forma di correzione: la commissione
aveva infatti candidamente ammeso di aver impiegato mediamente due
minuti per ogni compito. In definitiva per anni è stata tollerata una
colossale operazione di favoritismi a cui ora però sarà necessario
porre rimedio: si aspetta infatti che il commissario ad acta nominato
dal consiglio di Stato (un ruolo ricoperto da un magistrato) indichi il
nuovo concorso, per i “congelati” e per i bocciati. Sperando che questa volta siano seguite le
regole, che cioè vengano scelti presidi in base al merito e non alla
raccomandazione. E’ il minimo che si possa pretendere, anche se
per anni c’è chi ha ricoperto un incarico in modo abusivo e con una
retribuzione ben superiore a quella di chi, come i bocciati, è rimasto
un semplice insegnante
(da Il Fatto Quotidiano di Augusto
Pozzoli)
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