Ora gli scatti anzianità legati con il merito
Data: Martedì, 09 novembre 2010 ore 09:30:00 CET Argomento: Rassegna stampa
L'appuntamento
è fissato per il 17 novembre, quando il ministro dell'istruzione,
Mariastella Gelmini, presenterà ai sindacati l'ipotesi di decreto, a
doppia firma con il collega dell'economia, Giulio Tremonti, che riattribuisce alla scuola gli scatti di
anzianità congelati per il 2010, 2011 e 2012 dall'ultima manovra
correttiva dei conti pubblici.
Così come concordato. La Ragioneria generale dello stato avrebbe
infatti certificato che la scuola ha raggiunto gli obiettivi di
risparmio fissati dal decreto legge 112/2008. E che dunque c'è quella
quota del 30% di risparmi-derivanti dalle riduzioni di organico- che
può essere riattribuita alla scuola. Per fare cosa? Per restituire gli avanzamenti di carriera
in base all'anzianità di servizio, i cosiddetti gradoni, ma non solo. Visto
che per quelli bastano per la prima annualità circa 320 milioni, c'è una fetta residuale di 40 milioni che
può essere destinata al merito. Un rapido passaggio, nel
decreto, che sarà successivamente sviluppato in una sede ad hoc: si tratta di avviare, a decorrere dal
prossimo anno, un progetto di sperimentazione che dia aumenti
selettivi, in base al migliore rendimento. Che sarà controllato,
secondo quanto trapela a livello informale, in base a due diversi
progetti: la valutazione delle scuole
e la valutazione dei singoli docenti. Perché un modello
valutativo efficace ancora non esiste, del resto anche in Europa non
c'è un progetto unico consolidato. Il ministro dell'istruzione insomma
pare intenzionato a sperimentare due piste diverse, da verificare per
criticità e potenzialità alla fine di un periodo di tre anni. La sperimentazione sarà avviata su adesione
volontaria degli insegnanti e sarà concentrata in alcune città
campione. Secondo indiscrezioni ministeriali, Napoli e Torino in pole,
una ventina le classi coinvolte. Gli aumenti dovrebbero essere di un
paio di mensilità in più all'anno per i migliori. Altro, al
momento, non è dato sapere. Anche perché sul progetto il ministro è
intenzionato, in prima battuta, a procedere con l'accordo sindacale e
non per via legislativa. Memore della difficoltà che sempre si è
registrata su questo terreno, costato la poltrona a Luigi Berlinguer,
ministro dell'istruzione del famigerato concorsone.
Tornando al decreto sugli scatti, se per il 2010 basteranno 320
milioni, nei prossimi anni il fabbisogno economico per la copertura dei
gradoni crescerà, perché l'amministrazione prevede che i lavoratori che
matureranno il diritto agli aumenti stipendiali crescerà. Ma aumenterà
anche la disponibilità finanziaria dell'amministrazione. Perché per il
2011 è previsto un risparmio di 664 milioni di euro a fronte di un
fabbisogno per i gradoni stimato intorno ai 600 milioni di euro. E nel
2012 i risparmi saliranno a 957 milioni, mentre ne occorreranno circa
900 per coprire le necessità finanziarie dovute alla copertura dei
gradoni.
Negli anni a seguire, invece, non
dovrebbero esservi più problemi perché il risparmio di 957 milioni
entrerà a regime. E quindi, di anno in anno, l'amministrazione potrà
contare su questa cifra per effetto del minore fabbisogno di uscite,
derivante dalla riduzione strutturale del numero dei docenti.
Il risparmio complessivo, derivante
dall'entrata regime dei tagli, è previsto nell'ordine di 8 miliardi di
euro. Ma il 30% di questa somma è calcolato rispetto alla disponibilità
finanziaria annualmente utilizzabile.
(ItaliaOggi di Alessandra Ricciardi e Carlo Forte-da Flc-Cgil)
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