Tempi lunghi e incertezze per le nuove classi di concorso
Data: Martedì, 09 novembre 2010 ore 05:00:00 CET Argomento: Sindacati
Tempi ancora lunghi
per la riorganizzazione delle classi di
concorso: è quanto emerge dall’analisi dell’iter che il decreto deve
completare prima di dispiegare i suoi effetti a partire dall’anno
scolastico 2010-2011.
Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione dopo l’adunanza del 6
ottobre
è stato invitato dal ministro a rendere organica la redazione di pareri
forniti in
tempi diversi, anche per inserire quello sulla creazione dell’anagrafe
nazionale
dei docenti. Successivamente al parere del CNPI da rendere
obbligatoriamente secondo le disposizioni sugli organi collegiali
territoriali,
ma non vincolante in termini esecutivi, e prima della definitiva
approvazione
sono previsti quelli delle commissioni parlamentari e della Conferenza
Stato
Regioni.
Di seguito si riporta la posizione della UIL su uno degli aspetti
organizzativi di
maggiore rilevanza per il personale docente in attuazione del riassetto
complessivo del secondo ciclo di istruzione, introdotto dal decreto
112/2008.
Tale riorganizzazione va orientata alla valorizzazione delle competenze
professionali degli insegnanti senza disperdere esperienze acquisite e
titoli.
Il rinvio di un anno, su cui fortemente la UIL si è spesa, ha
consentito di
affrontare l’impianto di revisione non in coincidenza con il primo anno
di
attuazione del nuovo ordinamento del secondo ciclo e successivamente
alla
approvazione del decreto sul modello della formazione iniziale.
Utili indicazioni per la definizione del quadro di riferimento possono
venire,
in aggiunta agli elementi già richiamati, da una attenta analisi degli
effetti
che l’introduzione in via transitoria delle classi di insegnamento
atipiche ha
determinato per l’avvio del corrente anno scolastico.
La complessa gestione di tali coincidenze necessita, ai fini di una
opportuna
semplificazione, di una attenta amministrazione dei tempi che
l’impegnativo
compito richiede, con particolare attenzione alle procedure di avvio
dell’anno
scolastico 2011-2012 . In considerazione dei passaggi richiesti
dall’iter di
approvazione ancora lungo ed articolato la UIL chiede la messa a
disposizione dei dati sugli esuberi delle diverse classi di concorso,
chiede
inoltre che l’iter di adozione del decreto si completi entro la
conclusione del
confronto per il contatto integrativo sulla mobilità del personale
docente per
consentire scelte ponderate agli insegnanti, favorire una definizione
degli
organici in base alle nuove regole e infine una qualificata
ricollocazione dei
docenti.
Ad avviso della Uil Scuola tale revisione deve contribuire alla
razionalizzazione per dare omogeneità alle aree, favorendo in primo
luogo
una maggiore flessibilità nell’utilizzo dei docenti, attraverso il
riconoscimento
dei titoli di accesso previsti dal D.M 39/98 e dalle successive
integrazioni,
nell’ambito della salvaguardia delle rispettive professionalità; deve
inoltre
porre fine ad impropri meccanismi di rigenerazione del precariato ed
individuare ricollocazioni adeguate per le diverse tipologie di
personale, come
ad esempio per gli insegnanti tecnico pratici. Le soluzioni possono
variare
dalla implementazione del ricorso alle classi di insegnamento atipiche,
alla
possibilità di utilizzo a scavalco dei docenti all’interno di una
stessa unità
scolastica ancorché strutturata su una pluralità di indirizzi (liceali
ad esempio)
sui quali sia possibile collocare un insegnante in possesso di
abilitazioni
“jolly”.
La gradualità del passaggio dall’ordinamento vigente a quello di nuova
istituzione deve infine tenere conto delle diverse tipologie del
rapporto di
lavoro.
La scansione degli interventi tarata secondo scadenze flessibili in
base alla
tipologia dei contratti degli “anagrafati” all’interno di una stessa
classe di
abilitazione deve tenere conto della titolarità del personale di un
contratto a
tempo indeterminato e di quello a tempo determinato, nelle diverse
tipologie
degli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, degli abilitati non
iscritti in
queste e degli iscritti alle graduatorie di terza fascia non in
possesso di
abilitazione.
Per sostenere l’impianto di riqualificazione complessiva richiesta alla
scuola a
fronte di continui tagli alle risorse ed alla responsabilità
(individuale e
collegiale) di manutenzione ed adeguamento di competenze professionali
innovative, anche in ordine alla manutenzione di quelle più
strettamente
tecnico disciplinari, va previsto un piano di accompagnamento e
supporto che
comprenda la riconversione professionale e culturale a costo zero per
gli
operatori coinvolti.
uilscuola.it
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