Siamo i rappresentanti delle scuole “Battisti”, “Caronda”, “Doria”, “Tempesta”, istituti che operano nei quartieri di San Cristoforo e Angeli Custodi della città di Catania.
Dalla lettura de “La Sicilia” del 17 u.s., apprendiamo con stupore, da un articolo a firma di Mario Castro (pag. 41), che nessuna scuola dei quartieri in cui lavoriamo è stata inserita nell’elenco degli istituti destinatari dei fondi stanziati dal Ministero alla pubblica istruzione per la prevenzione e la lotta alla dispersione scolastica.
Di fronte ad una simile decisione, presa dal comitato tecnico operante presso il C.S.A. catanese, si rimane attoniti, quantomeno perplessi.
Probabilmente i membri di detta commissione non ricordano quanto – purtroppo – viene drammaticamente denunziato anche quest’anno, secondo una amara consuetudine che si rinnova, nella relazione di inaugurazione dell’anno giudiziario da parte del Procuratore Generale della Corte d’Appello di Catania: “La circoscrizione è una delle più travagliate d'Italia. Qui la criminalità minorile, di minori italiani, presenta aspetti da primato nazionale, qui la domanda di giustizia civile è vasta, crescente, impellente; qui i servizi sociali sono in tale stato da rendere necessarie defatiganti supplenze ”(…) Ancora in aumento il numero di ingressi in C.P.A., (…): numero elevatissimo che conferma il triste primato che spetta in proposito al distretto di Catania rispetto ad altri distretti anche siciliani…(…) il numero dei catanesi tratti in arresto è pari ad oltre i 2/3 del totale (147), la maggior parte dei quali provenienti dai quartieri di San Cristoforo e degli Angeli Custodi (…) Sullo sfondo i versi di Dante (Inferno, III – 1/9) che tratteggiano l'accesso all'Inferno… “ Per me si va ne la città dolente………Lasciate ogni speranza, voi ch'entrate ”. Catania come porta di accesso all'inferno minorile, come crogiolo di criminalità minorile pronta a riversarsi, dopo le opportune esperienze, nel tessuto criminale vero e proprio dei clan delle mafie locali.”
Il suddetto comitato tecnico non ha ritenuto di considerare “a rischio” il contesto dei quartieri di San Cristoforo e Angeli Custodi, quartieri che evidentemente i componenti del comitato non conoscono e che invitiamo caldamente a visitare.
Pertanto, non sarà dato alcun sostegno al progetto in rete presentato dalle scuole dei quartieri di San Cristoforo e Angeli Custodi al C.S.A. di Catania sin dal trascorso mese di settembre, in continuità con azioni educative condivise dalla rete di scuole operante in questi quartieri ed attuate con documentati risultati positivi da oltre un quinquennio.
Tutto ciò ci fa pensare che questi quartieri siano senza speranza, che non ci sia nessuna attenzione per problemi sociali così evidenti e di cui le pagine dei giornali ci parlano quotidianamente e che ci sia indifferenza nei confronti di chi lavora e si sacrifica per dare a questi bambini un futuro diverso, opportunità alternative alla criminalità e speranza nella legalità.
Pur tuttavia, consapevoli del ruolo e dell’impegno assunto, il personale che ha scelto di vivere e lavorare nelle scuole dei quartieri San Cristoforo e Angeli Custodi con la presente intende ribadire le proprie responsabilità: realizzare un progetto che dia senso all’agire quotidiano, che permetta il recupero, che eviti l’emarginazione, che valorizzi le eccellenze.
Se si ama il proprio lavoro, se si spera nel cambiamento e se si crede fermamente nelle parole di Paolo Borsellino “ Se la mafia è un’istituzione antistato che attira consensi perché ritenuta più efficiente dello Stato, è compito della scuola rovesciare questo processo perverso, formando giovani alla cultura dello Stato e delle istituzioni”, allora quattro soldi in più o in meno nelle nostre tasche non significano nulla.
Il progetto per la prevenzione della dispersione scolastica S.O.L.C.O. (Scuole Organizzate per un Libero Curricolo Orientato) nelle nostre scuole andrà avanti lo stesso, con o senza sovvenzionamento. Ma è ora che chi riveste responsabilità di ordine giudiziario, civile, sociale e politico in questa città, dichiarato regno della criminalità minorile, prenda atto che qualcosa a Catania continua a non funzionare e non certo in quelle comunità scolastiche ricche di buona volontà, speranza e progettualità per un futuro più giusto e migliore.
Catania, 21 marzo 2005
F.TO I DIRIGENTI SCOLASTICI
C.D. “C. BATTISTI” C.D. “CARONDA” I.C. “A. DORIA” C.D. “L.TEMPESTA”
Maria Paola Iaquinta Caterina Pagano Giuseppe Santonocito Paola Occhipinti