Sanzioni disciplinari, no alla reintroduzione della sospensione cautelare
Data: Sabato, 06 novembre 2010 ore 07:51:59 CET Argomento: Redazione
La Gilda degli Insegnanti annuncia
battaglia legale contro le ingiuste sanzioni disciplinari comminate ai
docenti dai dirigenti scolastici.
Se da una parte, infatti, il testo della circolare ministeriale, che
sarà pubblicata lunedì, accoglie la richiesta avanzata dalla Gilda di
obbligare i capi di istituto a motivare debitamente le sanzioni,
dall´altra reintroduce la sospensione cautelare che era stata abrogata
dal decreto 150/2009. Un colpo di mano che il sindacato intende
contrastare attraverso l´azione legale e l´impugnazione della sanzione
davanti al giudice del lavoro. "Una circolare ministeriale - afferma il
coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio
- non può scavalcare una legge dello Stato, ripristinando un
provvedimento che è stato cancellato normativamente. . Inoltre,
nonostante i rilievi sollevati dalla nostra delegazione durante
l´incontro che si è svolto a viale Trastevere, il ministero non ha
inserito nel testo della circolare alcun riferimento ai rischi di
responsabilità penali a carico dei dirigenti scolastici in caso
infliggano ai docenti sanzioni ingiuste. Un´eventuale violazione delle
disposizioni disciplinari, unita a un comportamento intenzionale del
dirigente, - spiega Di Meglio - potrebbe integrare, infatti, l´abuso di
ufficio".
Per tutelare i docenti, la Gilda non risparmierà alcun mezzo legale:
"Gli insegnanti vittime di sanzioni ingiuste - afferma il coordinatore
nazionale - potranno rivolgersi alle nostre sedi provinciali che
garantiranno la necessaria assistenza, sia in sede civile che penale.
Non potendo più risolvere questo contenzioso in via amministrativa,
infatti, saremo costretti a ricorrere all´azione penale e
all´impugnazione della sanzione davanti al giudice del lavoro".(da
Gilda)
redazione@aetnanet.org
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