Se la scuola fa male: nelle aule aria più inquinata che nelle strade
Data: Giovedì, 04 novembre 2010 ore 18:30:00 CET Argomento: Sondaggi
Studio dell'Ispra: fra
i banchi le Pm10 sopra gli 80 microgrammi/mc (la soglia all'esterno è
di 40 microgrammi/mc)
Le scuole italiane? Ci sono "più inquinanti in aula che in
strada". Infatti, denuncia un ricerca diffusa dall'Istituto superiore
di protezione e ricerca ambientale (Ispra), "in Italia, degli oltre
mille bambini intervistati (13 scuole e 6 diverse Regioni), quasi il
30% soffre di rinite allergica e il 20% tossisce frequentemente, spesso
anche la notte (14%).
Le analisi e i sopralluoghi nelle scuole, effettuati in sinergia con
alcune agenzie ambientali (Lombardia, Lazio, Piemonte, Sardegna,
Sicilia ed Emilia-Romagna) hanno dimostrato le interazioni tra
inquinamento esterno e indoor: "traffico, fermate di autobus e altre
fonti fanno salire i valori delle polveri sottili (Pm10) che, entrando
nelle aule, raggiungono concentrazioni anche superiori agli 80
microgrammi/metro cubo (per l'outdoor, la soglia è di 40
microgrammi/metro cubo)". Un ulteriore contributo interno alle polveri
"arriva anche dall'uso del gesso per la lavagna che continua ad essere
usato in tutte le scuole".
La qualità dell'aria nelle nostre scuole non dipende solo dalle
sostanze che dalle strade trafficate entrano nelle aule, ma anche da
quelle rilasciate dai mobili, dalle vernici e dai prodotti per la
pulizia. Inoltre, umidità, cattiva ventilazione e caldo fanno aumentare
anche altri allergeni come acari, muffe e pollini, oltre a provocare
l'aumento della concentrazione di alcuni inquinanti chimici volatili.
I dati sono stati presentati nel corso del convegno 'Qualità dell'aria
nelle scuole: un dovere di tutti, un diritto dei bambini', organizzato
a Roma da ministero dell'Ambiente, Federasma (la federazione delle
associazioni italiane di sostegno ai malati asmatici e allergici) e
Ispra.(da www.dire.it)
redazione@aetnanet.org
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