Studenti in piazza a Genova contro i tagli - Basta tagli indiscriminati". Aderiscono alla manifestaz
Data: Giovedì, 04 novembre 2010 ore 17:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Genova, 4 novembre - "Con questa riforma, a scuola non si torna": e' uno degli slogan gridati dagli studenti delle scuole superiori di Genova che questa mattina, provocando gravi disagi al traffico, hanno sfilato in corteo nel centro cittadino contro i tagli della riforma Gelmini. Un migliaio i giovani della manifestazione, secondo la digos, circa cinquemila secondo gli organizzatori. Tra le scuole presenti, i licei classici Colombo e D'Oria, il Leonardo, il Lanfranconi, il Firpo, il Buonarroti, i licei scientifici King e Cassini, il Gobetti, il nautico Giorgi, l'Abba-Gastaldi, il linguistico Deledda.
Tito Russo, Portavoce dell'Unione degli Studenti, ha ricordato la prossima manifestazione del 17 novembre che, in oltre 150 citta' d'Italia, portera' in piazza anche gli universitari e i ricercatori:
"gli studenti di Genova oggi lanciano un appello agli universitari e ai ricercatori, a tutto il mondo della cultura cittadina affinche possano abbracciare con noi questo tipo di protesta contro i tagli e contro le riforme delle governance, per cercare di costruire una vera alternativa, credibile, che purtroppo non vediamo ne' nel Governo ne' nelle opposizioni.
Di questa riforma Gelmini ci spaventa il fatto che sia parametrata su tabelle economiche: oggi 87mila docenti vengono mandati a casa sulla base di tagli lineari senza un vero progetto educativo. Oggi abbiamo accorpamenti di classi con piu' di 32 studenti, mancano cattedre e ore di lavoratorio, ci tagliano materie importantissime come il diritto.
A chi ci accusa di essere giovani scellerati che a cui non importa nulla del nostro futuro, noi rispondiamo che siamo qui per ribadire tutto il contrario".
Alcuni studenti di un Istituto Turistico-Alberghiero genovese portavano sulle spalle una bara nera che "rappresenta la morte della cucina italiana - ha spiegato uno di loro - perche' ci levano le materie di indirizzo, i professori e le materie prime".
Tra gli striscioni del corteo, "autogestiamo la cultura" e "occupa gli spazi e libera la mente", "nell'ignoranza la sottomissione, nella conoscenza la ribellione".

agi.it





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