Miur: stanziamento risorse borse studio regolare. Studenti Udu ribattono: nel 2012 borse -95%
Data: Mercoledì, 03 novembre 2010 ore 16:30:00 CET Argomento: Rassegna stampa
Non ci saranno problemi per le borse di
studio universitarie, dato che i finanziamenti già ci sono: lo assicura
il ministero dell'Istruzione, dell'università e ricerca scientifica. Il
Miur infatti, con una nota smentisce il taglio dei fondi e assicura che
le risorse saranno stanziate regolarmente.
"La notizia del taglio ai fondi per le borse di studio universitarie
comparsa su alcuni organi di stampa è priva di fondamento", sottolinea
il ministero, aggiungendo: "Il Miur ha già previsto finanziamenti a
questo scopo e le risorse saranno regolarmente stanziate".
Sulle borse di
studio il ministero dell'Istruzione invia messaggi rassicuranti, ma gli
studenti insistono: nel prossimo biennio i tagli ci saranno ed anche
corposi. Da una scheda tecnica dell'Unione degli universitari risulta
che 'rispetto alla finanziaria 2009 quella del 2011 prevede un taglio
di circa 50 milioni di euro'. Ciò comporta che, se si manterrò
l'importo medio di borsa degli ultimi anni, di poco superiore ai 3mila
euro annui, 'la copertura su scala nazionale di borse di studio per il
2011 sarà del 54% contro l'82% del 2008. In pratica - sostiene
l'associazione studentesca - solo un idoneo su due avrà la borsa di
studio che gli spetta'. E nel 2012, sempre secondo l'Udu, andrà ancora
peggio: 'il fondo sarà ridotto di 234 milioni di euro pari al 95,9% del
fondo del 2009'. Per gli universitari si tratta di un vero e proprio
smantellamento del sistema delle borse di studio introdotto con il
Regio decreto 574 del 1946: 'nell'anno accademico 2008/09 a fronte
della spesa complessiva di 481.191.642 euro sono state erogate 151.760
borse di studio a fronte di 184.043 idonei aventi diritto. La copertura
di borse di studio su base nazionale è stata del 82,5% sono rimasti
senza borsa di studio il restante 17,5%: 32.283 studenti, per la
maggior parte iscritti nelle università del Mezzogiorno. La copertura -
concludono gli universitari - è stata del 97% al Nord, del 95% al
centro e del 60% al Sud'.
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