Immigrati, integrazione a scuola: a Padova viaggio nelle eccellenze d'Italia
Data: Martedì, 02 novembre 2010 ore 19:15:00 CET
Argomento: Eventi


A Padova il 13^ convegno nazionale dei centri interculturali, un momento di incontro e di scambio di buone pratiche. Ecco le più significative, da Torino a Bologna passando per Genova
PADOVA - La necessita' di favorire l'integrazione a partire dai banchi di scuola e' ormai chiara a molti soggetti pubblici e privati che, in tutta Italia, stanno attivando progetti piu' o meno innovativi. Sono queste esperienze al centro del convegno nazionale dei centri interculturali "Fare inte(g)razione tra enti locali, scuola e comunità", organizzato a Padova (centro San Gaetano, via Altinate).
VENETO - In un ideale viaggio lungo le eccellenze, il Veneto spicca per due programmi, entrambi padovani. "Una scuola per tutti" coinvolge il Comune, la cooperativa sociale Orizzonti, 16 nidi comunali, 10 scuole dell'infanzia comunali e 14 istituti comprensivi, con l'obiettivo di prevenire la dispersione scolastica sostenendo nell'apprendimento dell'italiano gli alunni stranieri e i loro genitori. La citta' del Santo ospita anche "Percorsi di cittadinanza", di cui sono destinatari gli adolescenti delle scuole superiori e le loro famiglie. Anche qui si promuove l'orientamento scolastico, la facilitazione linguistica, il doposcuola e il counseling interculturale.
A MILANO e' operativo "Non Uno di Meno. Ragazze e ragazzi stranieri nell'istruzione superiore", realizzato in collaborazione tra la provincia e il centro "Come". Il progetto spicca perche', oltre ai laboratori di italiano, alla mediazione e all'integrazione extrascolastica, promuove il riconoscimento delle competenze acquisite nella scuola del paese d'origine attraverso crediti formativi. "Anche le mamme a scuola di italiano" e' invece l'esperienza del comune di Brescia e di 9 istituti scolastici. Il punto di partenza e' l'idea che un coinvolgimento della madre nel contesto scolastico incida positivamente sull'integrazione degli alunni stranieri. Per questo, le scuole organizzano gruppi di alfabetizzazione accompagnati da attivita' di conoscenza del territorio e dei servizi, scambio e condivisione con le mamme italiane.
Spostandosi ancora un po' si arriva a GENOVA, dove e' attuato il progetto "La scuola, luogo di incontro: lingue e racconti tra famiglie e bambini in contesti interculturali", che unisce comune, Universita' e cooperativa sociale "Saba". L'iniziativa offre spazi di incontro tra genitori, nonni, insegnanti, mediatori culturali all'interno di nidi e scuole dell'infanzia.
A TORINO, invece, c'e' "Giovani al centro": realizzato dal locale centro interculturale e dall'associazione "Asai", sfrutta il teatro come luogo di integrazione e di maturazione dei giovani fino ai 20 anni.
Anche a BOLOGNA eccelle per due esperienze collegate tra loro: la prima è la "Cool Summer free style - Summer School di SeiPiù", organizzata dal comune e finanziata dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. La scuola estiva, gratuita, e' nata per colmare il vuoto di servizi educativi interculturali durante la chiusura estiva delle scuole. Prevede laboratori mattutini per il rafforzamento dell'italiano e attivita' pomeridiane aperte a studenti stranieri e italiani, mirate alla socializzazione. Il progetto "SeiPiu'", invece, favorisce occasioni di socializzazione per le madri attraverso laboratori di italiano, informatica, sartoria e cucina ed e' promosso e finanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, con la collaborazione di associazioni locali.(Dires - Redattore Sociale)
(da www.dire.it)

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