SEL Alto Adige, per una ''vera'' riforma della scuola
Data: Domenica, 31 ottobre 2010 ore 07:31:45 CET
Argomento: Rassegna stampa


Di fronte al disagio del mondo della scuola il compito degli assessori provinciali alla scuola non può e non deve essere quello dei "rassicuratori generici", ma quello di cambiare radicalmente provvedimenti sbagliati e di attuare una vera riforma. E' grave che attraverso la Formazione professionale e l'apprendistato si voglia riproporre una separazione rigida, anticipata alla fine della terza media, tra una formazione scolastica di serie A e una formazione di serie B orientata solo su rigidi indirizzi professionali. Non è quello che serve ai ragazzi. Non è quello che serve alla società. Non è quello che serve all'economia e allo sviluppo.  Ed è ancora più grave che si consideri virtuoso risparmiare con vessatorie logiche ragionieristiche sulla qualità della formazione e della scuola quando in tutto il mondo i Governi incrementano gli investimenti in questi settori. Pur con tutti i limiti imposti dal governo nazionale i margini per una soluzione alternativa ci sono come sta emergendo, in questi giorni, da numerose assemplee e convegni. E' necessario in particolare:
La sospensione dei provvedimenti e l'apertura di una vera consultazione democratica con il mondo della scuola e della cultura e con le forze sociali e di veri tavoli di trattativa con le organizzazioni sindacali.
E' insensato imporre la scelta precoce di un percorso formativo fondato solo su un apprendimento professionale rigido senza formazione generale con il doppio risultato negativo di discriminare socialmente i ragazzi e le ragazze appartenenti alle fasce più deboli della società e di creare forza lavoro inadeguata.
Va rivista la decisione di ridurre delle ore di insegnamento prevista dai nuovi quadri orario in particolare negli Istituti Tecnici, perché ciò ridurrà anche la possibilità di utilizzare la quota di autonomia della scuola e renderà difficile attuare una didattica laboratoriale che, peraltro, sarà ostacolata anche dalla riduzione delle ore di presenza nei laboratori degli insegnanti tecnico-pratici.
Occorre rivedere le decisioni sul taglio degli orari anche per evitare un conseguente taglio di posti di lavoro, un aumento dei carichi di lavoro degli insegnanti che il posto lo manterranno,  un peggioramento della qualità complessiva dei corsi e una drastica riduzione delle sperimentazione innovative.
In questo senso, deve essere corretto il grave errore relativo al ridimensionamento dell’istruzione professionale nella scuola in lingua italiana, con l’eliminazione dell’indirizzo sociale, e la totale cancellazione delle LEWIT/LESO nel sistema formativo di lingua tedesca. L'istruzione professionale ha avuto e ha un ruolo importante per dare risposte qualificate ad un'ampia fascia di giovani che, altrimenti, rischirebbero di rimanere ai margini del sistema formativo e della società.
E' necessario restituire piena autonomia alla scuola e alla formazione e, in questo senso, sono inaccettabili e insensate le misure sugli istituti pedagogici, sugli istituti musicali e sulla formazione professionale.
E' opportuno completare l’assenza nell’ offerta formativa della Provincia di Bolzano del Liceo musicale che verrebbe a completare l’offerta già ampiamente e validamente presente nella scuola del primo ciclo ad indirizzo musicale.
Devono essere rivisti i criteri del Piano di dislocazione territoriale che mettono a rischio la qualità complessiva dell'offerta formativa, prezioni patrimoni culturali e scientifici e penalizzano studenti, genitori e insegnanti. In questo senso è inaccettabile che si voglia favorire le scuole private, ma è necessario, invece, sperimentare con coraggio soluzioni innovative in grado si superare la rigida separazione tra le scuole dei diversi gruppi linguistici. (da http://sinistraecologialiberta-bz.myblog.it/)

Sinistra Ecologia Libertà Alto Adige Linke für Südtirol

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