Agrigento, denunciato caso di mala istruzione
Data: Giovedì, 28 ottobre 2010 ore 13:24:16 CEST
Argomento: I video della scuola


Il dirigente scolastico dell'Itcg "Pitagora" di Agrigento, Carmelo Terrasi, ha convocato questa mattina una conferenza invitando gli organi di stampa a divulgare, secondo quanto dichiarato, "un clamoroso caso di mala istruzione ad Agrigento".

Altro motivo per il quale il professore Terrasi ha convocato la stampa è "mettere in chiaro quali sono i veri motivi per il quale si è visto revocare la parità, perchè troppe persone fino ad oggi hanno ipotizzato le più disparate "irregolarità" commesse da questa scuola che avrebbero poi spinto gli organi preposti alla decisione della revoca della parità".

"Ma in realtà - ha detto Terrasi - l'unica 'irregolarità', se tale si può definire, e poi vedremo bene anche il perchè, è aver utilizzato per l'anno scolastico 2009/2010, per alcune classi di concorso, personale docente sfornito di abilitazione. Il personale non abilitato è stato assunto nel momento in cui, non riuscendo a trovare docenti abilitati, ci si è ritrovati nel dover comunque mantenere un pubblico servizio e non negare ai nostri allievi il diritto più importante per loro, quello allo studio."

La procedura di nomina di personale non abilitato è prevista anche dal Ministero dell'Istruzione che con lettera circolare del 29 ottobre 2001, fornisce chiarimenti sull'interpretazione della legge sulla parità scolastica, secondo il quale il requisito dell'organico composto da soli docenti abilitati non è da intendersi in modo rigido. Pertanto, qualora si verifichi una indisponibilità di personale fornito di abilitazione, i gestori delle scuole private potranno assumere docenti sprovvisti di tale titolo, senza porre a rischio il riconoscimento dello status di scuola paritaria.

"D'altronde non si capisce quale sia il problema nell'utilizzare professori non abilitati, considerato il fatto che questi vengono normalmente assunti nelle scuole statali".

Altri due motivi comunque sono stati contestati all'istituto: quello dei contratti Cocopro, che invece sono previsti dalla legge Biagi come ha riconosciuto il Ministero con una nota, e quello del numero minimo di alunni che deve comporre una classe cioè otto allievi, punto anche questo superato e cassato dal Tar del Lazio a seguito del ricorso effettuato dalla Filins, federazione a cui la scuola stessa è affiliata.

Queste, quindi sono le gravi "irregolarità" secondo la direzione dell'Ufficio scolastico regionale, commesse dall'istituto Itcg "Pitagora" a giustificazione della revoca della parità, motivi per la quale l'istituto ha dovuto rilasciare ben 120 nullaosta ad alunni che si sono iscritti in altri istituti paritari, e licenziare tutti i docenti non abilitati oltre al personale Ata che non troverà collocamento presso le scuole statali.

Altro fatto abbastanza dissonante con la revoca della parità è la relazione di idoneità rilasciata dalla direzione generale del Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, ufficio scolastico regionale per la Sicilia, nel gennaio 2010, praticamente qualche mese prima della richiesta di revoca, in cui "esprime parere favorevole per il mantenimento dello status di parità, sussistendone i requisiti richiesti dalle norme in vigore" e dichiarando inoltre, che "la scuola paritaria 'Pitagora' opera sul piano didattico e amminastrativo, complessivamente nel rispetto delle norme che disciplinano tale istituzione scolastica".

"Allora, a seguito di questo provvedimento di revoca, considerate le motivazioni, nascono spontanee delle considerazioni" dichiara Carmelo Terrasi. "Ci sono altre scuole paritarie e non, a trovarsi nelle medesime condizioni? Perchè solo i nostri istituti sono stati colpiti da tale drastico provvedimento? La legge non dovrebbe essere uguale per tutti? Probabilmente no".

Lo stesso, alla domanda "perchè questo provvedimento ha raggiunto solo la vostra scuola, e nessun altra nell'agrigentino che opera le stesse condizioni?" risponde:"Questa è una domanda da un milione di dollari, a cui non so rispondere, o magari si, forse dopo trenta anni di attivo operato nel territorio rispettoso delle regole eravamo riusciti a diventare una realtà importante che magari ha iniziato a dare fastidio a qualcuno, ma non voglio nemmeno crederlo e spero che il Cga risolva al più presto questo increscioso equivoco".

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