Votato il 20 ottobre il taglio del 60 per cento dei corsi serali
Data: Mercoledì, 27 ottobre 2010 ore 19:00:00 CEST
Argomento: Istituzioni


"Purtroppo, ancora una volta, senza la possibilità di presentare un emendamento, sono stati tagliati il 60 per cento dei corsi serali statali, in attuazione della famigerata legge economica 133 che taglia i famosi 8 miliardi alla scuola italiana".
Lo dichiara il senatore del Pd Antonio Rusconi, capogruppo in Commissione Istruzione, dopo il voto sullo schema di DPR Centri di Istruzione per gli adulti nella Commissione Istruzione a Palazzo Madama. "Così - continua il parlamentare democratico - dal prossimo anno il numero delle scuole statali italiane serali scenderà da oltre 600 fino a un massimo di 150, con una media di un solo corso per provincia, lasciando spazio ai diplomifici che promettono miracolosi recuperi di due anni in uno".
"Si tratta - afferma Rusconi - dell'ennesimo taglio della scuola pubblica, che punisce l'utenza debole e nega a tanti ragazzi una seconda possibilità nella vita. E ormai la maggioranza della Commissione Istruzione si è trasformata nel 'votificio' di Tremonti:
 l'importante è tagliare risorse, anche se il 60 % degli studenti lavoratori l'anno prossimo non troverà più una scuola pubblica"



Centri di istruzione per gli adulti
Senato della Repubblica - 22-10-2010

COMMISSIONE ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI (7ª)

Da http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=16&id=509619

MERCOLEDÌ 20 OTTOBRE 2010 - 247ª Seduta

Presidenza del Presidente
POSSA

indi del Vice Presidente
BARELLI

Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Viceconte.

La seduta inizia alle ore 15,10.

...............................


IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante norme generali per la ridefinizione dell'assetto organizzativo - didattico dei Centri di istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali (n. 194)

(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400 e dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con condizioni)

Riprende l'esame sospeso, nella seduta di ieri.

Il senatore GIAMBRONE (IdV) stigmatizza anzitutto l'irriguardoso comportamento della maggioranza nei confronti degli altri membri della Commissione. L'assenza di numerosi componenti di maggioranza all'inizio della seduta ha infatti impedito finora la prosecuzione delle dichiarazioni di voto sull'atto in titolo, sospese ieri pomeriggio per l'imminente avvio dei lavori dell'Assemblea. Il comportamento poco rispettoso della maggioranza ha dunque ostacolato l'ordinato svolgimento dell'attività e costituisce a suo avviso un intollerabile segnale di disinteresse.

Quanto al merito del provvedimento, egli preannuncia il convinto voto contrario del suo Gruppo, condividendo pienamente gli interventi svolti in discussione generale dai membri dell'opposizione. Il testo conferma del resto, a suo giudizio, la drammatica marginalità della politica culturale del Governo.

Il senatore VALDITARA (FLI) dichiara invece il voto favorevole del suo Gruppo, osservando come il provvedimento non sia affatto di carattere secondario, bensì rivesta un ruolo centrale nella realizzazione di un percorso di promozione sociale. A questo riguardo, l'Italia è peraltro drammaticamente arretrata e necessita quindi di strumenti adeguati all'evoluzione della società.

Quanto alla scarsità delle risorse destinate al settore, prosegue, si tratta di un dato denunciato da sempre, rispetto al quale la razionalizzazione dei Centri potrà recare giovamento, consentendo investimenti più selettivi.

Egli ribadisce quindi l'orientamento favorevole, dichiarando di apprezzare in particolare la condizione n. 1, cui è sotteso il sincero convincimento di tutta la maggioranza di tutelare le fasce più deboli della popolazione. Del resto, ricorda, le dichiarazioni del rappresentante del Governo alla Commissione andavano esattamente in questo senso, chiarendo che il riordino è volto al potenziamento e alla valorizzazione del settore, attraverso una più idonea riarticolazione.

In particolare, conferma che il suo Gruppo giudica il comparto dell'istruzione per gli adulti strategico per la promozione sociale e la pienezza della cittadinanza attiva di tutta la popolazione.

Il senatore ASCIUTTI (PdL) ringrazia anzitutto il relatore per aver recepito le indicazioni emerse nel dibattito quali condizioni del parere. Egli rammenta poi la fase sperimentale già avviata dall'allora ministro Fioroni nel 2007, in sintonia con le indicazioni europee sull'apprendimento permanente. Quanto alla riduzione del numero dei Centri a 150, conviene che possa essere limitativo. Sottolinea tuttavia che, d'ora in avanti, i Centri saranno istituti autonomi esclusivamente dedicati all'istruzione degli adulti. Si tratta, a suo avviso, di una innovazione cruciale, che supera l'impostazione ormai obsoleta dei corsi serali a 150 ore. Essa si avvale altresì dei meccanismi informatici ormai a disposizione, prevedendo un'articolazione in rete assai efficace.

Sarà poi compito del Parlamento - conclude - vigilare sull'attuazione del riordino per garantire la qualità dell'istruzione. In tal senso, assicura l'impegno del suo Gruppo e dichiara un convinto voto favorevole.

Anche il relatore PITTONI (LNP), a nome del suo Gruppo, annuncia voto favorevole.

Dopo che il PRESIDENTE ha accertato la presenza del numero legale ai sensi dell'articolo 30, comma 2, del Regolamento, la Commissione approva a maggioranza lo schema di parere favorevole con condizioni del relatore, pubblicato in allegato alla seduta di ieri.

La seduta termina alle ore 16,20.

Libero Tassella
redazione@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-237433.html