Emilia Romagna, l'integrazione inizia dalla scuola. Il 13,5% degli alunni è straniero
Data: Mercoledì, 27 ottobre 2010 ore 07:12:18 CEST
Argomento: Rassegna stampa


L’Emilia-Romagna e’ infatti al primo posto in Italia per la percentuale di alunni di cittadinanza non italiana: nell’anno scolastico 2009-2010 sono stati 78.214 su un totale di oltre 578.000 iscritti, ovvero il 13,5% del totale.  In Emilia-Romagna l’integrazione comincia dalla scuola. Se la regione puo’ vantare in Italia i migliori livelli di accoglienza per gli immigrati, parte del merito va sicuramente a quello che succede nelle classi.
L’Emilia-Romagna e’ infatti al primo posto in Italia per la percentuale di alunni di cittadinanza non italiana: nell’anno scolastico 2009-2010 sono stati 78.214 su un totale di oltre 578.000 iscritti, ovvero il 13,5% del totale. Un dato quasi doppio rispetto a quello nazionale (che si ferma al 7,5%) e in crescita rispetto allo scorso anno, quando gli stranieri a scuola erano il 12,8%.  L’incremento riguarda in maniera particolare la scuola primaria, dove gli alunni non italiani sono il 14,8%, e quella secondaria, dove arrivano al 15,2%.
 
Anche nei nidi cominciano a registrarsi cifre importanti: nel 2009-2010 la percentuale e’ dell’8,2%. I dati sono stati diffusi dalla regione in occasione della presentazione del ventesimo rapporto sull’immigrazione Caritas/Migrantes, e proprio il rapporto aggiunge altri indicatori. Ad esempio sugli alunni stranieri nati in Italia, che in regione superano quota 20.000 (20.940).
Secondo la Caritas, inoltre, in Emilia-Romagna risiede l’11,6% di tutti gli alunni stranieri iscritti nelle scuole italiane. L’istruzione di chi arriva in Italia e’ del resto una priorita’ nelle politiche della regione, anche per quanto riguarda gli adulti. “Puntiamo sull’alfabetizzazione- spiega l’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi- soprattutto delle donne e degli immigrati che non lavorano: l’obiettivo e’ creare un sistema delle scuole d’italiano presenti in regione”.

Per l’insegnamento dell’italiano, nel 2007 l’Emilia-Romagna ha sottoscritto un piano con il ministero del Lavoro e delle politiche sociali: in totale sono stati stanziati 374.000 euro e avviati 190 corsi, con piu’ di 2.400 studenti stranieri “diplomati”: la presenza femminile e’ stata del 70%. Sempre in materia di integrazione, l’assessore ricorda poi un altro primato dell’Emilia-Romagna: “Siamo l’unica regione in Italia a offrire ai ragazzi stranieri l’opportunita’ di svolgere il servizio civile volontario”.(Da Il resto del Carlino)

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