Flc di Aosta: i docenti costretti dalla finanziaria al blocco delle attività aggiuntive
Data: Lunedì, 25 ottobre 2010 ore 14:33:44 CEST
Argomento: Sindacati


In merito alle dichiarazioni degli studenti, sulle iniziative di protesta degli insegnanti contro
la manovra finanziaria e la riforma Gelmini, non possiamo che apprezzare il senso di misura e
capire anche la delusione di alcuni. Di fatto i lavoratori della scuola non hanno molti altri strumenti
per dare visibilità al loro disagio ed esprimere la loro protesta e ci pare che lo stiano facendo con
tutto il senso di responsabilità possibile, soprattutto considerato quello che stanno subendo
(ricordiamo in sintesi i 50.000 posti di lavoro in meno, il blocco per tre anni del rinnovo
contrattuale, il congelamento della carriera ed il blocco degli scatti legati all’anzianità, nonché la
decurtazione del calcolo della liquidazione a partire dal 2011 a parità di trattenuta in busta paga).
Per evitare fraintendimenti e confusione dobbiamo invece fare alcune precisazioni,
relativamente ad alcune dichiarazioni di responsabili sindacali nazionali e locali: il segretario
nazionale della CISL scuola ribadisce che gli scatti di stipendio legati all’anzianità saranno garantiti
per il prossimo triennio e, a riprova di ciò, sottolinea che quelli maturati nel 2010 sono stati pagati
(come è in effetti successo, almeno in Italia), senza peraltro che esista un provvedimento in tal
senso, mentre la legge finanziaria in vigore non lo consente. In Valle d’Aosta tali aumenti non sono
stati corrisposti dall’Amministrazione ma non c’ è stato alcun accordo, come afferma invece
qualche sindacato locale, per non pagarli. Semplicemente le Organizzazioni sindacali hanno preso
atto dell’intenzione dell’Amministrazione di soprassedere in attesa di ulteriori chiarimenti (cosa che
auspichiamo anche noi come flc CGIL sia a livello regionale che nazionale), anche per non dover
poi restituire i soldi.
E’ del tutto evidente però che come sindacato non possiamo che contestare il blocco degli
aumenti retributivi previsti dal Contratto nazionale di lavoro ed il rinvio triennale del suo rinnovo
per i lavoratori che rappresentiamo e che dovremmo tutelare.
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