Decreto Legislativo 150/09 - Procedimenti disciplinari
Data: Domenica, 24 ottobre 2010 ore 17:57:37 CEST Argomento: Giurisprudenza
Il decreto 150/09 attua una
Riforma organica del rapporto di lavoro nelle P.A. attraverso
l'introduzione di nuove norme sulla
performance, merito e premialità e di forti modifiche al
DLGS. 165/01 (norme sull'ordinamento del lavoro delle P.A.) come
la valutazione delle strutture e
del personale delle P.A..La trasparenza, inoltre, prevede la revisione
delle norme sulla dirigenza
pubblica, delle procedure di contrattazione collettiva, delle
responsabilità e sanzioni disciplinari
dei dipendenti.
Il Decreto è in vigore dal 15.11.2009,
si applica anche alle scuole che sono pubbliche
amministrazioni e al personale scolastico, ad esclusione dei docenti
per quanto conceme il Titolo
II (misurazione della performance) e il Titolo III (merito e premi). Un
DPCM determinerà limiti
e modalità di applicazione ai docenti dei suddetti titoli.
• MISURAZIONE, VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE
I principi generali stabiliscono (art. 3) che ogni P.A. è tenuta a
misurare e valutare la
performance in riferimento all'amministrazione nel suo complesso, alle
unità o aree in cui si articola e
ai singoli dipendenti.
Il ciclo di gestione della performance (art. 4) definisce gli obiettivi
derivanti da standard, il
collegamento tra obiettivi e risorse, il monitoraggio, misurazione e
valutazione, l'assegnazione di premi
secondo i meriti, la rendicontazione.
I soggetti che intervengono nella misurazione e valutazione della
performance (art. 12) sono
diversi, tra questi c'è il Dirigente Scolastico.
• MERITI E PREMI
Vengono stabilite 3 fasce di merito per i dipendenti (art. 19);
- alta ( 25% dipendenti; 50% risorse);
- media ( 50% dipendenti; 50% risorse);
- bassa (25% dipendenti; 0% risorse).
La contrattazione può modificare tali fasce, ma solo nel limite del 5%.
Vengono, inoltre,
introdotti degli strumenti (art.20) come il bonus annuale delle
eccellenze, il premio annuale per
l'innovazione, le progressioni economiche e di carriera, etc. Le
disposizioni su merito e premi (art.
29) sono norme imperative e non derogabili dalla contrattazione
collettiva.
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