Malata, fa troppe assenze da scuola e rischia di essere tolta ai genitori
Data: Sabato, 23 ottobre 2010 ore 19:39:12 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Palermo. Una ragazzina palermitana di 13 anni ha accumulato troppe assenze a scuola, rischiando così di essere tolta ai propri genitori e di essere adottata da un'altra coppia. La macchina implacabile della burocrazia, indifferente a sentimenti ed affetti, si è messa in moto senza neppure cercare di sapere perché Maria - il nome è di fantasia - non era andata a scuola per molto tempo, tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010.
Le assenze sono bastate perché dalla scuola partisse una denuncia per la Procura della Repubblica. Una delle migliaia che ogni anno sono inviate agli uffici giudiziari nell'ambito della lotta all'evasione scolastica che a Palermo è diffusissima, specialmente nei quartieri popolari.
Dove le famiglie - alle prese con problemi economici gravissimi - chiudono entrambi gli occhi se i loro ragazzi vanno a lavorare per guadagnare pochi euro piuttosto che frequentare la scuola. L'evasione scolastica, un fenomeno sociale dalle conseguenze drammatiche per il futuro di migliaia di giovani, fino a poco tempo addietro era un reato di cui rispondevano i genitori.
Poi è stato depenalizzato, ma le conseguenze - come nel caso dell'avvio della procedura dell'adottabilità - sono altrettanto, se non di più, pesanti di una denuncia penale. Insomma, un calvario. È quanto vissuto dal padre - un barista - e dalla madre - una casalinga - di Maria, dallo scorso agosto, quando furono convocati dal giudice del Tribunale per i minorenni di Palermo, a cui la Procura aveva trasmesso la denuncia ricevuta dalla scuola.
«Fu un fulmine a ciel sereno - ricorda l'avvocato Mauro Torti, che ha assistito la famiglia - anche perché qualcuno, non so se dei servizi sociali oppure dei carabinieri, aveva telefonato al padre per chiedergli come mai Maria non fosse andata a scuola.
Il mio cliente spiegò che la figlia era stata sottoposta all'ennesimo intervento a causa della patologia di cui soffre da quando è nata.
Cure continue ed interventi chirurgici anche lontano da Palermo, come abbiamo potuto dimostrare con la documentazione in mano. Fatto sta - continua il legale - che a fine agosto è arrivata la convocazione del giudice che ci ha notificato l'avvio della procedura di adottabilità per inosservanza della frequenza scolastica.
Oltre il danno, pure la beffa». Presentata l'istanza di rinvio per avere la possibilità di consegnare ed illustrare al giudice la documentazione sanitaria, ieri la svolta l'udienza tanto attesa dai genitori di Maria, che è la loro unica figlia.
Il Tribunale per i minorenni ha annullato il provvedimento di adottabilità. Accertato che la ragazzina non poteva andare a scuola perché affetta dalla nascita da una grave patologia, il provvedimento è stato cassato.
Da qui, il decreto di non luogo a procedere emesso dallo stesso Tribunale, presieduto da Antonina Pardo. Maria, nel frattempo, è tornata a scuola, compatibilmente con la patologia di cui soffre.
«È legittimo che la mancata frequenza scolastica venga segnalata ai servizi sociali - spiega ancora l'avvocato Torti - ma è altrettanto legittimo pretendere che qualcuno controlli anche di persona il perché di un'assenza così prolungata. Giusto per evitare ulteriori sofferenze alla famiglia e per non arrivare a tanto».

Giorgio Petta - La Sicilia del 22 ottobre 2010





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