I docenti del Regina Maria Adelaide di Aosta non approvano progetti viaggi di istruzione
Data: Venerdì, 22 ottobre 2010 ore 10:38:32 CEST
Argomento: Comunicati


Noi insegnanti dell'Istituzione Scolastica “Regina Maria Adelaide” nel corso del Collegio
Docenti del 13 ottobre 2010 abbiamo deciso, a larga maggioranza, di non approvare i progetti di visita di istruzione per l'anno scolastico 2010-2011.
Tale decisione, presa con rammarico perché siamo consapevoli del valore formativo delle
visite di istruzione, è dovuta al grande malessere e alla profonda indignazione che proviamo di
fronte ai provvedimenti assunti negli ultimi mesi nei confronti della scuola pubblica.
L'indignazione nasce dalla constatazione che tali provvedimenti avranno come immediata
conseguenza il peggioramento della qualità della formazione offerta agli studenti, che, in
prospettiva, acuirà i divari sociali e ridurrà ulteriormente le possibilità, per i giovani, di una vita
dignitosa nel nostro Paese.
 Il taglio di risorse rende molto difficile, o di fatto impossibile, intervenire a favore
dell’integrazione (pensiamo agli studenti diversamente abili o agli stranieri), del miglioramento dei
risultati di apprendimento (pensiamo al recupero delle carenze rilevate in corso d’anno o alla
valorizzazione delle eccellenze), del sostegno e della promozione sociale (pensiamo alle situazioni
di disagio familiare).
Oltre a ciò, sono da aggiungere le misure che colpiscono direttamente gli insegnanti,
causando loro conseguenze molto gravi dal punto di vista economico e professionale: la perdita di
decine di migliaia di posti di lavoro, il blocco per 3 anni della contrattazione nazionale, il blocco
della progressione di carriera.
« L’autonomie de notre Région nous met, pour l’instant, un peu à l’abri de tout cela. On est
en train, cependant, d’apercevoir déjà des conséquences sur nos enseignants et sur notre
système scolaire. Mais ce n’est pas pour défendre notre école que nous voulons protester, c’est
plutôt pour protéger les valeurs sur lesquelles notre école s’appuie ».
Dunque, di fronte a tale situazione, noi docenti abbiamo deciso di far sentire il nostro
malessere e la nostra indignazione attuando un’azione di protesta.
Il nostro augurio è che gli studenti, con i quali trascorriamo quotidianamente momenti
importanti della vita, e le loro famiglie, con le quali condividiamo una parte significativa del ruolo
di educatori, comprendano le nostre intenzioni, sostengano la nostra protesta .
Sappiamo bene che solo a questa condizione le conseguenze che si verificheranno non
saranno vissute da studenti e famiglie come un danno da subire ma, piuttosto, come un disagio da
condividere.

Mauro De Luca
flc@cgil.vda.it






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