Salva-precari, in Campania e Sicilia boom domande prof
Data: Venerdì, 22 ottobre 2010 ore 07:36:49 CEST Argomento: Sondaggi
Su 29.025
docenti rimasti disoccupati 11mila nelle due regioni. Sono
Sicilia e Campania le regioni con il più alto numero di docenti precari
della scuola: il dato emerge dalla tabella riassuntiva, realizzata
dalla Cisl Scuola, che tiene conto dei dati quasi definitivi resi
pubblici dal Miur sulle domande di accesso al cosiddetto salva-precari
presentate quest'anno dai supplenti rimasti senza 'cattedra' dopo aver
svolto almeno 180 giorni di servizio negli ultimi due anni scolastici. In Sicilia sono state presentate 6.151
domande, contro le 4.760 del 2009; in Campania 5.131, contro le 4.153
dello scorso anno. Seguono Puglia (3.749) e Lazio (2.733).
Le due regioni del sud raccolgono quindi oltre 11.200 docenti precari
'storici' sui 29.025 totali sparsi per l'Italia, quindi più di una su
tre. A livello nazionale le domande degli insegnanti sono aumentate di
5.295 unità, ma l'incremento maggiore è quello del personale Ata: da
amministrativi, tecnici ed ausiliari sono state presentate 12.452
domande contro le 4.814 dello scorso anno. Anche in questo caso
'domina' il sud, con 2.312 domande in Sicilia, 1.936 in Campania e
1.265 in Puglia (in tutte le altre regioni meno di mille richieste di
accesso). Complessivamente, se si considera anche il personale non
docente, in tutta Italia dovrebbero accedere al beneficio (pari a circa
la metà dello stipendio base, integrabile da eventuali adesioni dei
lavoratori non di ruolo ai progetti gestiti in convenzione con circa
metà della regioni) quasi 13.000 precari in più del 2009, quando furono
28.544: quest'anno le richieste sono state 41.477.
Secondo la Cisl Scuola la soluzione al problema in espansione non può
essere che quella di una "diversa politica degli organici: serve un
piano di assunzioni che abbia come obiettivo la copertura di tutti i
posti vacanti con personale assunto a tempo indeterminato. I numeri
confermano come permanga, per la scuola, un'emergenza occupazione
rispetto alla quale non è consentito abbassare la guardia". (Apcom)
redazione@aetnanet.org
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