Onorevole Ignoranza: il tasso di laureati fra parlamentari scende da 91% a 64,6%
Data: Mercoledì, 20 ottobre 2010 ore 07:06:53 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il livello di istruzione fra i deputati italiani e’ sceso dal 91% al 64,6%. E’ quanto si legge in un libro appena pubblicato “Classe dirigente-L’intreccio fra business e politica” a cura di Tito Boeri, Antonio Merlo e Andrea Prat e pubblicato dall’Universita’ Bocconi.
Analizzando la composizione dei parlamentari che entrano per la prima volta a Montecitorio nelle quindici legislature che vanno dal 1948 al 2006, si legge a pagina 46 del libro che “anche il livello di istruzione e’ cambiato enormemente fra il 1948 e il 2006. La percentuale dei nuovi eletti con una laurea, pari al 91,4% all’inzio della prima legislatura, e’ diminuita costantamente sino a quota 64,6% dopo le elezioni del 2006″.   “La percentuale dei laureati – scrivono gli autori -e’ complessivamente piu’ bassa nella Seconda Repubblica rispetto alla Prima”. Negli Usa, si legge sempre nello studio, i parlamentari con una laurea (bachelor) sono aumentati dall’88,5% del 1947 al 93,9% del 1993. Il dato positivo riguarda le donne: la loro percentuale e’ infatti salita dal 7,2% al 20,8% con una crescita delle laureate. Quanto alla carriere dei parlamentari, i neoeletti provenienti dal settore legale sono ora un terzo (dal 33,9% al 10,6%) mentre e’ piu’ che raddoppiata la percentuale di quelli che vengono dal settore industriale (dal 12,4% al 26,3%) ma ne e’ cambiata la composizione: gli operai sono scesi dal 6,3% al 5% mentre i manager sono aumentati dal 6,1% al 18,2%.
Il saggio si basa su una banca dati unica che raccoglie per la prima volta informazioni dettagliate sugli eletti alla Camera dei deputati. Passando dall’aspetto della formazione a quello economico, si vede che mentre sono scese le qualifiche di studio sono salite le retribuzioni. “In Italia – si legge – l’indennita’ parlamentare annua in termini reali (misurata in euro del 2005) e’ aumentata da 10.712 euro nel 1948 a 137.691 euro nel 2006, il che significa un aumento medio del 9,9% all’anno ed un incremento totale del 1.185,4%”. Negli Usa, la retribuzione lorda (in dollari del 2005) “e’ cresciuta da 101.297 dollari nel 1948 a 160.038 dollari nel 2006 (con un aumento del 58%) ovvero un incremento dell’1,5% l’anno”.
Certo, nello stesso periodo il Pil pro capite e’ aumentato del 449,5% al tasso annuale del 3,2% in Italia e del 241,7%, ad un tasso di crescita annuo del 2,1%, negli Usa. Ma il fenomeno e’ recente. Se durante la Prima Repubblica “i legislatori italiani risultano sottopagati rispetto ai loro colleghi statunitensi fino alla fine degli anni ’80″ tuttavia dal 1994, anno di inizio della Seconda Repubblica “si osserva il fenomeno inverso. Lo stipendio medio dei membri del Parlamento italiano supera quello dei colleghi Usa e la forbice si e’ ampliata fra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000″. (da http://www.gliitaliani.it/2010/10/onorevole-ignoranza/)

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