Salvaprecari : al danno la beffa. “Ma nel su si campa d’aria?”
Data: Mercoledì, 20 ottobre 2010 ore 01:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


LETTERE IN REDAZIONE
Sono una docente di sostegno che ha avuto la fortuna  di accedere nel maggio del 2010 al salvaprecari regionale. Il suddetto aveva la pretesa di essere un salvagente per i moltissimi precari che da un momento all’altro grazie alla Riforma Gelmini si sono ritrovati fuori dal mondo dell’istruzione anche dopo svariati anni di sacrifici e di onorato servizio;purtroppo non si è rivelato tale! Al danno è seguita la beffa: alla quasi totale cessazione del progetto, prevista per la fine di ottobre, non si è visto ancora un centesimo ;in concomitanza con il progetto non possiamo accettare supplenze temporanee; non abbiamo diritto a contributi previdenziali e di assistenza sanitaria(non è possibile il riscatto né per fini pensionistici né per il servizio);
facendo riferimento alla bozza dei nuovi progetti targati Centorrino si prevedono altri profili professionali (viene esclusa la figura dell’insegnante di sostegno), non ci viene assicurata la continuità scolastica nel 2010-2011 e pertanto quando torneremo inoccupati non ci spetterà alcuna indennità di disoccupazione; tuttavia ci viene garantito il punteggio relativo all’anno scolastico 2009-2010. D’altra parte è proprio vero quel che cantava Otello Profazio:Il sud è nu’paese bello assai, ma che bisogno c’è di lavorare?cu’ stu cielu, sta’luna e cu’stu mari?Siamo genti felici e stracontente,non abbiamo bisogno mai di niente!Qua si campa d’aria!

Mariateresa Grippaldi

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