Collegio docenti IC «G. Parini» di Catania ha bloccato i progetti, le attività extra-curriculari e l
Data: Martedì, 19 ottobre 2010 ore 23:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il Collegio docenti dell'Istituto comprensivo «G. Parini» di Catania ha bloccato, per l'anno scolastico 2010/2011, tutti i progetti, le attività extra-curriculari e le gite d'istruzione, come forma di protesta contro i tagli all'istruzione pubblica, secondo le proposte suggerite da Gilda e Cobas. E benché non sia il primo Istituto catanese ad avere deliberato l'interruzione dei progetti, la «Parini» fa notizia, perché è da sempre una scuola in prima linea nelle iniziative extra-curriculari. «Il malessere che si registra nel comparto scuola, a seguito dei tagli operati dalla manovra finanziaria - così recita la delibera del Collegio della "Parini" - ha raggiunto quest'anno limiti inaccettabili per quanto concerne il licenziamento dei precari e la drastica riduzione degli insegnanti di sostegno, la rilevante contrazione del tempo pieno con ricaduta economica sulle famiglie; il blocco dei contratti collettivi nazionali per tre anni e della progressione di carriera con conseguente perdita stipendiale e pensionistica; sovraffollamento delle classi in violazione delle normative sulla sicurezza e della regolare fruizione delle attività didattiche; diminuzione delle ore di italiano e matematica; carenza di supplenti; spreco di denaro pubblico in dispendiose prove Invalsi, a fronte dei tagli a carico della scuola, discordanti con i percorsi individualizzati in situazione di svantaggio degli alunni». A fronte di tali e gravi ragioni è stata stabilita l'interruzione dei progetti e delle gite.
E quando si parla di progetti, ci si riferisce anche ai cosiddetti Pon, «rispetto ai quali la "Parini" ha rinunciato a 81.000 euro, già stanziati», aggiungono i membri del collegio.
Occorre però fare le dovute distinzioni: la cancellazione dei progetti comprende solo quelli extra-curriculari e non tutte le consuete attività svolte regolarmente dalla scuola, come le ore di musica pomeridiane o il tempo prolungato in alcune sezioni. Attraverso questa protesta, il Fondo d'Istituto, con cui vengono finanziati i progetti, è stato notevolmente alleggerito, per favorire le chiamate dei supplenti precari:
«Noi docenti di ruolo non stiamo accettando ore aggiuntive per coprire le supplenze: così cerchiamo di agevolare, almeno in minima parte, i colleghi precari, che vengono appunto stipendiati attraverso il Fondo d'Istituto».
Si è trattato di una sfida, tutto sommato ben accolta, inaspettatamente, anche dai genitori: «Giovedì scorso, durante le riunioni per le elezioni dei genitori, per gli organi d'istituto, abbiamo dato lettura del documento deliberato e i genitori hanno reagito positivamente, mostrando solidarietà.
Hanno compreso le nostre ragioni e si sono fatti carico di parlare anche ai ragazzi (già tempestivamente informati), i quali comprensibilmente, prima sono rimasti delusi soprattutto per la cancellazione delle gite». La questione, comunque, è tutt'altro che conclusa.

Alessandra Belfiore - La Sicilia del 19 ottobre 2010





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