In coda al liceo che non c'è. Sono numerosi gli studenti interessati al liceo musicale
Data: Martedì, 19 ottobre 2010 ore 13:16:08 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il ministro Gelmini lo cita in continuazione come il fiore all’occhiello della riforma. E in effetti il liceo musicale ha creato molta attesa anche nella nostra provincia. A Torino - senza nessuna certezza che potesse essere davvero avviato - 38 fiduciose famiglie lo scorso anno lo avevano scelto come percorso di studi per i loro figli. Ma la novità qui non s’è vista. Le sezioni dovevano essere 40 in tutta Italia, in realtà ne sono partite 32. E Torino - che vanta una tradizione musicale riconosciuta nel mondo - è rimasta a bocca asciutta. In Piemonte, il liceo è stato assegnato a Cuneo e a Novara. Ora sta per ripartire la campagna per l’orientamento dei ragazzi che frequentano la terza media. E si torna alla carica. «Ci stiamo preparando a chiedere nuovamente un liceo nel territorio torinese - spiega l’assessore all’Istruzione della Provincia Umberto D’Ottavio - e speriamo che sia la volta buona, che la dimenticanza dello scorso anno sia stata un incidente. Non abbiamo mai capito perché il liceo musicale sia stato dato ad altre province e non a Torino dove, rispetto al quadro orario, le competenze c’erano. Con una popolazione di 90 mila iscritti alle superiori è stata un’ingiustizia, per le famiglie una grande delusione. Ora diamo per scontato che Direzione Scolastica Regionale e Regione sostengano la nostra istanza».

In questi giorni la Provincia sta concludendo la raccolta delle richieste di attivazione di nuovi corsi in vista del nuovo piano dell’offerta formativa. E, come lo scorso anno, sono numerosi gli istituti che stanno avanzando nuove candidature, in città e fuori. «La nostra istruttoria - dice D’Ottavio - sta procedendo. Nel 2009 avevamo ricevuto sei richieste formali e dieci informali. Una scuola particolarmente motivata è il liceo Berti che, come parte degli altri istituti che si sono candidati, aveva già una sperimentazione musicale». Nel 2009 richieste ufficiali erano arrivate dall’Europa Unita di Chivasso, dal Porporato di Pinerolo, dal Volta, dal Regina Margherita. Il Curie di Grugliasco aspirava al liceo coreutico, altra novità disattesa. Dell’ultima ora, questa volta, è la richiesta del liceo europeo Spinelli.

L’istituto sul quale lo scorso anno la Provincia aveva puntato per l’assegnazione della sezione - e che anche quest’anno si ripropone in pole position - è il liceo artistico Passoni di via della Rocca. È qui che 38 ragazzi speravano di studiare ed è qui che in parte sono rimasti, ri-orientati sul Progetto Mozart, una sezione dove sono attivati alcuni insegnamenti musicali. «Il Passoni ha preparato una convenzione con il Conservatorio - spiega l’assessore - che rende l’organizzazione più facile rispetto ad altre situazioni». La preside del Passoni, Paola Ravetti: «In prospettiva, il rapporto tra liceo musicale e Conservatorio dovrebbe diventare come quello tra liceo artistico ed Accademia, liceo- “alta formazione”. Il regolamento del liceo musicale, poi, prevede in prima istanza una convenzione obbligatoria con i conservatori. Tutto deve essere regolato con questo atto: i reciproci rapporti, la strumentazione, i criteri di scelta dei docenti». E anche l’inevitabile prova d’accesso. «Il musicale non potrà mai essere - ricorda D’Ottavio - un liceo di massa».

I documenti ministeriali indicano il liceo musicale come tassello mancante nella formazione di qualità tra scuole medie a orientamento musicale e alta formazione dei Conservatori. «Le nostre famiglie hanno molte aspettative nei riguardi del nuovo liceo», sottolinea Lorenza Patriarca, dirigente dell’Istituto comprensivo Tommaseo-Calvino che conta una delle 25 sezioni torinesi di media musicale e condivide con il liceo Passoni il progetto «Giardino delle Arti». «Questo liceo - prosegue - coprirebbe le necessità di molti ragazzi che finora studiavano al Conservatorio con grandi difficoltà per conseguire il diploma di scuola superiore».(da La Stampa.it )

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