Sciopero Cobas: migliaia a Roma, scontri a Napoli
Data: Venerdì, 15 ottobre 2010 ore 15:29:23 CEST
Argomento: Sindacati


Alcune migliaia di persone, tra insegnanti, studenti e personale non docente, hanno manifestato oggi a Roma nello sciopero indetto dai Cobas mentre a Napoli uno studente è stato fermato e due poliziotti sono rimasti feriti in scontri tra manifestanti e forze dell'ordine.
Lo sciopero dei Cobas -- che oltre alla manifestazione di Roma prevedeva anche manifestazioni in 14 città, tra cui Torino, Venezia, Bologna, l'Aquila, Roma, Napoli e Bari -- è stato indetto contro i tagli di orario, materie e posti di lavoro nel settore della scuola.
A Napoli, nei tafferugli tra manifestanti e polizia sotto la Questura, uno studente è stato fermato e due poliziotti sono rimasti feriti e sono stati curati al Pronto soccorso.
La tensione è aumentata quando nel corteo, giunto alla fine del percorso, una ventina di persone hanno provato a dirigersi verso la sede della Prefettura e del Comune, cercando di sfondare il cordone di polizia.
I manifestanti parlano di una carica della polizia mentre la Digos sottolinea che sono rimasti feriti due poliziotti.
A Roma la manifestazione è iniziata con un sit-in davanti a Ministero dell'Istruzione.
"Siamo in 10.000 circa, dopo alcuni interventi ci siamo diretti in corteo a Piramide", ha spiegato a Reuters Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas scuola che conta circa 40- 50.000 iscritti.
"Lo sciopero e le manifestazioni organizzate oggi sono a sostegno dell'idea della scuola come bene comune. Siamo contrari all'immiserimento della scuola pubblica e chiediamo l'assunzione dei precari", ha detto Bernocchi.
I sindacati di base chiedono anche che gli investimenti nel settore scolastico raggiungano il livello europeo e il ripristino degli scatti di anzianità per insegnanti e personale Ata che si traducono "in una sottrazione di 40-50.000 euro in tutta la carriera", come spiegato da Bernocchi.  I precari italiani sono circa 230.000 e recentemente il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini ha detto che sarà possibile assorbirli in sette-otto anni.
Intanto nei giorni scorsi ha fatto molto discutere il rinvio dell'esame del disegno di legge sull'Università -- posticipato a dopo la fine della sessione di bilancio -- per via della scarsa copertura finanziaria del piano di concorsi in sei anni per assumere 9.000 ricercatori, denunciata dalla Ragioneria generale dello Stato.
La scorsa settimana a indire uno sciopero contro i tagli nella scuola sono stati Unicobas e Cgil.(Reuters)

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