Dislessia: con nuova legge disturbo riconosciuto anche da scuola
Data: Giovedě, 14 ottobre 2010 ore 21:00:00 CEST Argomento: Eventi
Vita nuova a scuola
per i 350mila studenti italiani affetti da Disturbi Specifici
dell'Apprendimento (DSA) come la dislessia o la discalculia.
Il 29 settembre e' stata infatti varata una legge ad hoc che riconosce
questi disturbi e stimola la scuola a individuarli precocemente
definendo i luoghi e le tappe del percorso diagnostico-formativo
attraverso l'utilizzo di strumenti dispensativi e compensativi. La legge e i suoi
obiettivi sono stati presentati oggi al Senato dall'Aid, Associazione
Italiana Dislessia, insieme ai presidenti delle Commissioni Istruzione
del Senato, Guido Possa e della Camera Valentina Aprea e altri
parlamentari di maggioranza e opposizione, Franco Asciutti e Vittoria
Franco, della Commissione Istruzione pubblica e Beni culturali del
Senato e Manuela Ghizzoni, della Commissione Cultura, Scienza e
Istruzione della Camera, a testimonianza di una legge voluta da tutto
il Parlamento.
Diritto ad una diagnosi precoce, piani didattici personalizzati,
dispensazione da alcune attivita' (come ad esempio scrivere alla
lavagna o leggere a voce alta) e utilizzo di strumenti tecnologici
(videoscrittura, calcolatrice e computer) di sostegno. Sono solo alcune
delle novita' introdotte dalla nuova normativa. Per avviare le nuove
disposizioni e' previsto un finanziamento di 2 milioni di euro
complessivi per gli anni 2010-2011 per la preparazione degli insegnanti
e dei dirigenti scolastici.
Inoltre, qualora non sia disponibile effettuare diagnosi presso le
strutture del Ssn, la legge da' la possibilita' di effettuarle presso
strutture accreditate.
Entro quattro mesi dall'approvazione dovranno poi essere approntate le
Linee Guida da parte del Ministero dell'istruzione e l'Aid ha gia'
formulato una proposta sui Piani didattici personalizzati gia' promossa
da Aid per mezzo del suo servizio di assistenza denominato Help-line,
al quale sempre piu' genitori, scuole ed insegnanti si rivolgono in
cerca di aiuto.
In Italia infatti sono circa 350.000
gli studenti tra i 6 e i 19 anni (il 4-5% degli alunni) affetti da DSA.
Ad elaborare i Piani sara' un team dei docenti o il consiglio di
classe, anche attraverso una fase preparatoria d'incontro e di dialogo
tra docenti, famiglia e specialisti nel rispetto dei reciproci ruoli e
competenze. I docenti, nella stesura del PDP, oltre all'osservazione
sistematica e diretta delle caratteristiche di apprendimento
dell'alunno, potranno avvalersi del supporto delle indicazioni, delle
proposte e dei suggerimenti, presenti nella diagnosi specialistica,
stilata sulla base del profilo neuropsicologico del singolo ragazzo,
della espressivita' clinica del disturbo e della fase evolutiva nella
quale lo studente si trova. ''Sono soddisfatta, anche come genitore,
perche' questa legge riconosce finalmente dopo tante battaglie
l'esistenza della dislessia e di altri disturbi specifici di
apprendimento stimolando la scuola a individuarli precocemente e
definendo i luoghi del percorso diagnostico e didattico'', ha affermato
Rosabianca Leo, presidente AID,
rivolgendo un particolare ringraziamento ala Fondazione Telecom Italia,
''partner della nostra associazione, che ci ha assicurato nel portare
avanti importanti iniziative di formazione, informazione e supporto
agli studenti anche in assenza di questa norma''.
(ASCA)
redazione@aetnanet.org
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