Decreto salvaprecari e indennita’ di disoccupazione: a pagare sono sempre i lavoratori
Data: Mercoledì, 13 ottobre 2010 ore 16:00:00 CEST Argomento: Sindacati
I precari della scuola non
hanno gli stessi diritti degli altri lavoratori! La conferma
arriva dalle sedi INPS che, in questi giorni, hanno bloccato i
pagamenti dell’indennità di disoccupazione al personale della scuola
inserito nel cosiddetto decreto “salvaprecari” pur sussistendo i
requisiti previsti per poter accedere a tale indennità.
Perché?
1. I precari che nel luglio 2010 hanno presentato regolare domanda per
usufruire dell’indennità di disoccupazione perché in possesso dei
requisiti richiesti, si sono visti riattivare la vecchia pratica
inoltrata nel luglio 2009;
1. I precari che nel luglio 2010 hanno presentato regolare domanda per
usufruire dell’indennità di disoccupazione perché in possesso dei
requisiti richiesti, si sono visti riattivare la vecchia pratica
inoltrata nel luglio 2009;
2. È venuta meno la possibilità di poter accedere ad una “normale “
indennità di disoccupazione ordinaria con 240 giorni calcolati a
partire dall’ottavo giorno dal licenziamento, ossia luglio 2010;
3. I lavoratori della scuola che già nel 2009 avevano percepito alcuni
mesi di disoccupazione ordinaria, nell’estate del 2010, hanno avuto
erogati solo i giorni residui del 2009;
4. Oggi, esauriti i 240 giorni spettanti sempre riferiti al 2009,
l’Inps ha sospeso i pagamenti poiché i periodi indennizzabili risultano
già elargiti e nell’arco di un anno non possono in ogni caso
superare gli otto mesi;
5. Stesso trattamento è stato riservato ai docenti che, pur
inseriti nell’elenco “salvaprecari”, non ne hanno beneficiato perché,
nell’anno scolastico 2009-2010, hanno avuto l’ incarico dalla
graduatoria ad esaurimento o dalle graduatorie d’istituto.
Conclusioni: se i precari non fossero stati inseriti nel cosiddetto “
salvaprecari” oggi avrebbero usufruito dell’indennità di disoccupazione
ordinaria spettante a partire dal luglio 2010, allo stato attuale la
maggior parte ha già concluso il periodo indennizzabile.
Dai colloqui intercorsi con i responsabili degli uffici Inps è emerso
che non esiste alcuna possibilità di aver riattivata la pratica
inoltrata nel luglio 2010. Per l’Inps il periodo massimo indennizzabile
è chiuso, il riferimento è sempre e comunque l’anno scolastico
2008-2009.
I colleghi hanno preso atto, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, che
il tanto decantato “salvagente” che doveva consentire loro di
stare a galla si è rivelato un “macigno” e li ha spinti verso abissi
profondi da cui sarà difficile risalire.
Ancora una volta i lavoratori coinvolti in questa vicenda si sono
ritrovati soli ed hanno constatato l’assenza di coloro che per
statuto sono preposti alla tutela dei diritti di tutte le categorie di
lavoratori! Ma ormai è risaputo ed a tutti noto, i precari della scuola
non rientrano nella categoria dei lavoratori, per cui è venuto meno il
loro diritto alla tutela e alla rivendicazione di diritti sanciti e a
tutti gli altri riconosciuti, su di loro solo pura e mera demagogia!
Sandra
CRISAFULLI
Presidente Provinciale di Messina del
CIP
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