Scrima (Cisl):Una S.P.A. per le scuole? Non ci convince
Data: Martedì, 12 ottobre 2010 ore 18:00:00 CEST Argomento: Sindacati
Una “Scuola Spa” per
affrontare l’emergenza edilizia scolastica in Italia ed in particolare
nel Mezzogiorno? Il problema non è lo strumento, i veri problemi sono
le risorse e le procedure!
La Corte dei Conti nella sua relazione sul “Programma di messa in
sicurezza degli edifici scolastici” del luglio scorso indicava nella
complessa e lunga procedura di individuazione e programmazione degli
interventi e sui diversi soggetti coinvolti gli elementi che hanno
condizionato negativamente la realizzazione dei Programmi.
A tal fine suggeriva la rivisitazione delle norme vigenti, individuando
puntualmente le competenze ai vari livelli e dando organicità e
stabilità ai finanziamenti. Per far questo il presupposto necessario è
la reale conoscenza dello stato degli edifici scolastici che solo
l’anagrafe dell’edilizia scolastica funzionante può garantire.
Purtroppo attesa da ben 14 anni ancora non viene alla luce!
L’ipotesi di una Spa aperta ai privati - dopo l’idea lanciata dalla
provincia BAT e da uno dei quartieri di Roma di dotare le scuole di
banchi e sedie “regalati” da sponsor - può apparire suggestiva per
chi ritiene che possa garantire immediati risultati, ma di per sé non
risolve in alcun modo la drammatica situazione dell’emergenza sicurezza
dell’edilizia scolastica.
Un unico centro decisionale, perlopiù in tempi di annunciato
federalismo, non sembra la soluzione più idonea per garantire celerità
ed efficacia alla realizzazione dei programmi.
Serve, invece, continuità nei finanziamenti, rispetto delle competenze,
accelerazione delle procedure e soprattutto un’anagrafe aggiornata che
garantisca trasparenza nella gestione degli interventi.
Francesco Scrima
Segretario Generale CISL Scuola
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