La vicenda del concorso per dirigenti scolastici annullato in Sicilia e il concetto di giustizia in Italia
Data: Lunedì, 11 ottobre 2010 ore 18:51:50 CEST
Argomento: Opinioni


 “Quali garanzie offre questo Stato […] per quanto attiene all’applicazione del diritto, della legge, della giustizia? Quali garanzie offre contro […] l’abuso di potere, l’ingiustizia?”, Leonardo Sciascia rispondeva: “Nessuna. […] I cittadini che fanno il proprio dovere […] si vedono regolarmente presi in giro prima e ridicolizzati poi”.  Interessante e appropriata affermazione, in particolar modo riferita a 416 dirigenti scolastici che hanno superato ,per merito, un concorso selettivo ,faticoso e complesso; hanno firmato un contratto che ha modificato le loro posizioni giuridiche soggettive,  fanno il proprio dovere da più di tre anni e si vedono travolti  dall’effetto “erga omnes” di una sentenza passata in giudicato senza che sia mai stata disposta l’integrazione del contraddittorio e senza che sia stata data loro la possibilità di difendersi, disattendendo gli articoli 24 e 111 della Costituzione che garantiscono il diritto alla difesa, nonché il diritto al giusto processo.
Ma le inesattezze continuano: il CGA ha annullato il concorso con sentenze n. 477 e 478 accogliendo esclusivamente il secondo punto dei motivi  aggiunti proposti , cioè  quello che si riferisce al numero dei componenti della sottocommissione definito ai sensi del DPCM n.341 dei 30/05/2001, così come avvenuto nel resto d’Italia, tant’è che il Consiglio di Stato ha ,con sentenza n. 7964 del 15 dicembre 2009, rigettato  e  legittimato il numero dei componenti della sottocommissione ; questa diversa lettura del DPCM ha prodotto esclusivamente  in Sicilia l’ illegittimità del decreto di nomina trasformndo in illegittimo ciò che nel resto d’Italia è legittimo.
Probabilmente i rappresentanti di IDV ,che hanno ritenuto opportuno e corretto schierarsi a favore dell’intervento legislativo volto a garantire uniformità di applicazione dei criteri a livello nazionale, hanno esaminato abbastanza bene la questione da rendersi conto che ci si trova di fronte ad un palese conflitto di giudicati che rischia di travolgere le posizioni giuridiche di 416 dirigenti scolastici incolpevoli e terzi in un giudicato che si è formato senza che sia stata data loro la possibilità di intervenire. 
Occorre inoltre precisare che i vincitori del concorso annullato hanno tempestivamente prodotto ricorso per l’opposizione di terzi ,tuttora pendente al CGA. Esso  rappresenta l’unico rimedio giuridico – amministrativo  esistente a disposizione dei terzi travolti dall’effetto” erga omnes” di una sentenza passata in giudicato. E’ davvero singolare che a distanza di un anno dal deposito di tale ricorso il CGA si sia limitato ad imporre l’esecuzione delle proprie statuizioni con semplici ordinanze cautelari, senza preoccuparsi di definire con motivata decisione la questione dell’opponibilità o meno del giudicato a 416 incolpevoli funzionari dello Stato travolti in palese violazione del principio ,costituzionalmente garantito, del giusto processo. Non è possibile pretendere di correggere le regole sostanziali violando quelle processuali più elementari! Ebbene, rinnovare una procedura concorsuale ha dei costi non indifferenti e sarebbe auspicabile, nell’interesse della Pubblica Amministrazione nonché delle tasche degli italiani, attendere gli esiti dell’opposizione di terzi per valutare la necessità o meno di sottoporre a nuova procedura concorsuale i terzi malcapitati. Considerati i tempi della giustizia in Italia e l’inimmaginabile contenzioso che questa vicenda ha scatenato con un incontrollabile susseguirsi di sospensive ostacolanti la rinnovazione della procedura concorsuale (vedi ultima sospensiva del Tar Lazio del 2 agosto 2010), il disegno di legge Siragusa-Lo Monte N. 3286, bipartisan, rappresenta il modo più immediato per garantire la continuità di esercizio delle funzioni dirigenziali in 416 istituzioni scolastiche siciliane, superare la disparità di trattamento emergente dal conflitto di giudicati, e ottemperare al giudicato stesso in quanto il Progetto di Legge prevede opportune modalità di rinnovazione concorsuale anche per ricorrenti e bocciati, visto che gli  interventi non sono destinati esclusivamente ai vincitori ma a tutti i soggetti coinvolti. La giustizia non può essere negata a nessuno nemmeno ai vincitori e affermazioni che siano esclusivamente a sostegno di una parte dei soggetti coinvolti risultano parziali e manchevoli. Noi, vincitori del concorso ordinario ,ci aspettiamo che in uno Stato di diritto siano riconosciuti i diritti a tutti i cittadini e soprattutto sia garantito a tutti il diritto alla difesa e al giusto processo. Non spetta a noi entrare nel merito delle scelte di quanti ritengono serio e doveroso sostenere il ddl Siragusa Lo monte ,nella consapevolezza che ben altre sono le cose di cui ci si dovrebbe scandalizzare in Italia e per le quali vergognarsi di essere italiani!







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