Catania, 1a convention regionale per Docenti e Formatori delle scuole e centri di formazione profess
Data: Lunedì, 11 ottobre 2010 ore 01:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


“La missione salesiana nella scuola e nella formazione professionale” è stato il tema della 1a convention regionale per Docenti e Formatori svoltasi a Catania presso l’Istituto Maria Ausiliatrice, il 9 Ottobre u.s. e che ha visto una numerosa partecipazione (circa 600 tra docenti della scuola e formatori dei centri di formazione professionale salesiani).
L’incontro è stato una prima risposta all’esigenza di formazione, nata dalle comunità educanti, circa la preparazione di quanti hanno in mano l’educazione dei giovani.
Già molto è stato fatto in tal senso attraverso, non solo la formazione locale, ma anche mediante incontri formativi realizzati dalle Associazioni regionali CIOFS-FP e CIOFS Scuola, CNOS-FAP, CNOS-Scuola.In questi processi formativi la Convention occupa un posto rilevante per la partecipazione congiunta di tutti i docenti e formatori delle comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) e dei Salesiani (SDB) e, soprattutto, perché essa costituisce il punto di partenza per l’elaborazione congiunta di un piano di formazione unitario.
Interessanti gli interventi dei Superiori regionali delle due Congregazioni Religiose: Don Gianni Mazzali e Suor Anna Razionale, i quali hanno approfondito il tema: “Missione salesiana nella scuola e nella formazione professionale: corresponsabilità, professionalità e testimonianza”.
Don Mazzali ha sottolineato l’importanza, nell’attuale contesto socio-culturale, del coraggio di educare i giovani nella scuola e nella formazione professionale. E perché l’educazione sia efficace è necessario un’insegnante che non sia solo un professionista o un facilitatore ma un maestro che aiuti l’allievo ad aprirsi alla realtà che sta fuori e dentro di sé per orientare ed indicare direttive di vita che corrispondono alle capacità e alle caratteristiche personali dell’allievo. L’insegnante, quindi, è guida autorevole e discreta che accompagna la crescita con esperienze molteplici, che costruisca rapporti di amicizia nel rispetto dei ruoli e delle funzioni, che sappia orientare vocazionalmente. Questo suppone, però, l’esistenza di una comunità educante. “Un’educazione armonica ed integrale – ha dichiarato lo stesso - postula una comunità, una pluralità di identità, di interventi, di riferimenti. Senza una ambiente comunitario ed aperto sarebbe impossibile educare alla libertà!”
Anche Suor Anna Razionale nel suo intervento ha delineato l’identità della scuola, del centro di formazione professionale e dell’educatore in un tempo di frammentarietà e disorientamento. Due gli elementi che possono garantire il futuro della scuola salesiana: la chiarezza della sua identità e della missione educativa-evangelizzatrice e la qualità del servizio educativo che offre. Di conseguenza la scuola salesiana “non è un luogo – ha affermato Suor.Anna - dove si convive ed apprende, bensì un ambiente, un clima dove tutte le persone possano crescere integralmente e sviluppare il proprio progetto di vita; va oltre i concetti e promuove l’esperienza di uno stile di vita, di un nuovo modo di apprendere e di costruire la società in definitiva, non educa per se stessa, ma per la vita, dando concretezza e realtà “agli onesti cittadini e buoni cristiani” che Don Bosco ci ha lasciato come missione carismatica”. Da qui emerge un profilo di educatore che si fonda su quattro assi: la persona, il professionista, il cristiano e il salesiano. Un’identità che non è già data ma un processo di crescita da vivere, un quadro di riferimento ideale verso cui incamminarsi.
Nel pomeriggio i partecipanti hanno partecipato ai workshop sui temi che caratterizzano la missione salesiana: teologica-ecclesiale, educativa-pastorale, carismatica,didattica-disciplinare, etico-sociale. Da queste riflessioni sono emerse indicazioni utili per l’elaborazione di un progetto formativo unitario per i docenti e formatori e, soprattutto, è emersa con chiarezza la consapevolezza che educare è una chiamata a servire il progetto più alto che si possa immaginare: formare la persona, far crescere credenti.

 Sr.Carla Monaca, fma
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