Sugli asili nido l'Umbria ha vinto la sfida di Lisbona con 38,8 % di copertura
Data: Domenica, 10 ottobre 2010 ore 15:25:00 CEST Argomento: Istituzioni
Rispetto degli
obiettivi comunitari fissati dalla ''Strategia'' di Lisbona con un 38,8
per cento di copertura delle domande di ammissione agli asili nido, 294
servizi socio-educativi attivati in tutta l'Umbria, 50 per cento pubblici e 50 per
cento privati, investimento costante nella formazione delle
educatrici dei nidi pubblici e privati: sono questi i dati principali
emersi dalla relazione dell'assessore regionale al Welfare e istruzione
Carla Casciari, intervenuta al convegno con cui ieri alla Scuola umbra
di Amministrazione pubblica si e' concluso il progetto di formazione
rivolto agli educatori dei servizi per la prima infanzia.Dati - ha
sottolineato la Casciari in un comunicato della Regione - che
testimoniano il buon andamento dell'integrazione tra sistema pubblico e
privato dei servizi per la prima infanzia, elemento cruciale del
sistema di welfare dell'Umbria. Dal 2005, come ha ricordato il
dirigente del Servizio regionale Istruzione, Mario Margasini, la
Regione Umbria svolge un ruolo di primo piano nel qualificare il
sistema, agendo contemporaneamente su tre leve: accreditamento delle
strutture, aggiornamento delle competenze delle educatrici
finanziamenti alle strutture.
''Oggi - ha detto la Casciari - e' possibile dire che la sfida della
qualificazione e integrazione del sistema e' stata vinta e anche
l'obiettivo di quest'ultimo percorso di formazione, ovvero 'sanare' il
gap formativo di chi non ha il titolo di studio richiesto per
l'esercizio della professione di educatore professionale e di educatore
animatore previsto dalla legge regionale 30/2005, ha contribuito a
segnare una tappa importante''.
Il progetto denominato ''Percorso di formazione integrata e di
specializzazione per lo svolgimento delle funzioni di educatore
professionale e di educatore animatore nei servizi socio-educativi per
la prima infanzia'', e' stato voluto e dall'Assessorato Istruzione
della Regione Umbria, in quanto previsto dall' art.23 comma 4 della
legge regionale 30/2005 sul Sistema Integrato pubblico privato dei
servizi socio-educativi per la prima infanzia.
I 42 corsi attivati su tutto il territorio regionale (Citta' di
Castello, Gubbio, Todi, Perugia, Panicale, Terni, Amelia, Foligno,
Assisi, Norcia) sono stati frequentati da 209 allieve, occupate e
disoccupate, che a diverso titolo hanno operato nei servizi per la
prima infanzia pubblici e privati. Capofila del progetto, finanziato
tramite il Fondo Sociale Europeo, e' stata la Scuola Umbra di
Amministrazione Pubblica in partenariato con il Consorzio ''Cohor''.
''Un binomio - ha sottolineato Alberto Naticchioni, amministratore
unico del Consorzio Scuola umbra di Amministrazione pubblica - con
grande esperienza nel mondo della formazione pubblico-privata e dei
servizi alla persona''.
Il convegno, che si e' svolto ieri a Villa Umbra e ha visto la
partecipazione di oltre cento educatrici, ha rappresentato la chiusura
del progetto attraverso la presentazione dei primi risultati da parte
delle coordinatrici pedagogiche dei servizi per la prima infanzia del
Comune di Perugia Fabrizia Capitini, del Comune di Citta' di Castello
Lauredana Biccheri e del Comune di Spoleto Maria Paola Fedel
( da http://www.umbrialeft.it/node/44898)
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