Benito Mussolini rilascia un’intervista all’ASASi!
Data: Domenica, 10 ottobre 2010 ore 10:32:41 CEST Argomento: Rassegna stampa
Mentre armeggiavamo col
tavolino a tre gambe per evocare un governante del passato, si è
materializzato lo spirito del Duce (forse per la vaga somiglianza col
nostro direttore responsabile) e ne abbiamo subito approfittato per una
veloce intervista:
ASASi: Presidente Mussolini,
cosa pensa dell’attuale scuola italiana?
Mussolini: Francamente non sono
il governante più indicato a esprimere giudizi. I disastri che ho
provocato sono stati epocali: dalle guerre coloniali all’assassinio
Matteotti, dalle leggi razziali alla seconda guerra mondiale. Devo però
ammettere che ai miei tempi la scuola funzionava meglio, gli studenti
erano educati e rispettosi e si assoggettavano a sacrifici immensi per
studiare. L’impostazione gerarchica della struttura ministeriale aveva
il vantaggio di responsabilizzare individualmente le persone. Inoltre
la scuola era veramente l’occasione per migliorare le condizioni di
vita dei giovani e la loro mobilità sociale.
ASASi: Duce, cosa pensa del
sindaco di Adro che ha riempito la scuola elementare di 700 simboli
della Lega Padana?
Mussolini: penso che sia un
povero ignorante che non conosce il concetto di “Res Pubblica”. Io non
ho mai soppresso il tricolore per sostituirlo col Fascio. Il mio amico
Adolf lo fece con la croce uncinata, ma non ho mai condiviso questa
scelta. Un sindaco è il sindaco di tutti i cittadini, non di quelli
leghisti. Chi semina vento raccoglie tempesta ed io ne so qualcosa.
Anche sull’uso dell’acronimo S.P.Q.R., credo che un ministro non possa
dare esempio di volgarità ai giovani. Ho fatto fucilare delle persone
per molto meno.
ASASi: cosa pensa della CGIL
che ha indetto lo sciopero della “prima ora dell’8 ottobre”?
Mussolini: il mio modesto
parere di parte è che la CGIL organizzi scioperi contro gli studenti,
le famiglie e il diritto allo studio, invece che organizzare azioni di
lotta contro il governo. Scioperare senza dare l’adesione preventiva
significa solo lasciare gli studenti un’ora nella strada, facendo
incavolare i genitori che poi si portano i figli nelle scuole private,
dove non esiste il casino che c’è nella scuola pubblica. La strategia
della CGIL, nella scuola come in fabbrica, è di rendere ingovernabile
la struttura, senza capire che la conseguenza di quest’azione è il
decadimento e la morte della stessa. Il Ministro Gelmini avrebbe potuto
facilmente togliere l’esonero ai sindacalisti e rimandarli a lavorare,
per fargli toccare con mano quanto sia difficile operare in un ambiente
anarchico e comunardo. Se non l’ha fatto è perché è convinta che il
sindacato stia distruggendo la scuola pubblica più velocemente di
quanto possa farlo lei. Del resto io stesso sono il prodotto
dell’anarchia generata dal “Biennio Rosso”. Un altro po’ d’anarchia e
anche voi vi ritroverete con un nuovo Mussolini.
ASASi: Quindi lei pensa che il
nostro Ministro non sia realmente impegnato a elevare i livelli di
apprendimento nella scuola statale?
Mussolini: Io credo che
attualmente stia valorizzando le scuole delle Orsoline, di Comunione e
Liberazione, dell’Opus Dei al Nord e i diplomifici al Sud (ha appena
assegnato 5 mln di euro alle scuole paritarie per ampliare l’offerta
formativa). Ma forse, semplicemente, non conosce come funziona la
scuola, si affida a docenti universitari poco competenti nello
specifico, e i suoi interventi vanno in direzione contraria alle sue
intenzioni.
ASASi: come vede il futuro
della scuola italiana?
Mussolini: Spero che questo
Governo non compia gli stessi errori del mio, rinunciando a una scuola
laica e pluralista, ove tutte le idee possano confrontarsi nel
reciproco rispetto. Ma non vedo luce in fondo al tunnel. Se era
necessario tagliare 25.558 precari, non era però opportuno creare in
aggiunta 40.000 soprannumerari di ruolo che pur sempre bisogna
stipendiare, anche se sono stati mandati in giro dispersi tra le scuole
di provincia. Il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza sacrosanta,
e ha un bel dire la Gelmini che non è successo niente. Vedo che anche
quest’anno dalle risorse per l’offerta formativa (l.440) sono stati
sottratti 11 milioni di euro, dal potenziamento per la lingua italiana
e inglese sono stati tolti 7 milioni, dall’alternanza scuola - lavoro
sono eliminati 6 milioni, per l’educazione ambientale e alla legalità
si passerà da 15 a 7,4 milioni di euro. Le cifre dimostrano
scarsa coerenza tra proclami e fatti.
ASASi: Dux, lei avrebbe
proposto l’attuale decreto salva precari?
Mussolini: Sono Padani Questi
Romani (la Gelmini è di Brescia ndr)! Ma che senso ha prima licenziare
i precari e poi finanziare il decreto salva precari? Ma lo sapete che
l’INPS paga l’80% dello stipendio ai precari che non lavorano e che il
decreto salva precari è un totale fallimento? Lo sapete cha a Palermo
prima hanno fatto lavorare i precari e ora li stanno obbligando alla
formazione? Io diedi ordine al Prefetto Mori di torturare i mafiosi, ma
mai mi sono sognato di ordinare la tortura dei precari con finti
aggiornamenti e dosi massicce di slides!!!
R.T.
dalla letterina ASASI - Rete delle scuole autonome della Sicilia (
asasisicilia@alice.it )
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la Letterina ASASI n 252 del 7 ottobre 2010 nel
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