Settimana sociale dei cattolici: lavoro,scuola,immigrati,atenei,riforme  
Data: Domenica, 10 ottobre 2010 ore 08:30:38 CEST
Argomento: Eventi


I lavori della 46.esima Settimana Sociale dei cattolici italiani, che si aprono giovedi' prossimo a Reggio Calabria con l'obiettivo di stilare una ''agenda di speranza'' per l'Italia, si struttureranno intorno a cinque aree tematiche, dedicate a lavoro, scuola, inclusione, mobilita' sociale e universita', e riforme. I cinque coordinatori delle diverse aree sono Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori, su ''Intraprendere nel lavoro e nell'impresa''; Paola Stroppiana, presidente dell'Agesci, su ''Educare per crescere''; Andrea Olivero, presidente delle Acli, su ''Includere le nuove presenze''; Franco Miano, presidente dell'Azione Cattolica, su ''Slegare la mobilita' sociale''; e Lucia Fronza Crepaz, del Movimento dei Focolari, su ''Completare la transizione istituzionale''. Ciascuno di loro ha affidato ad una riflessione pubblicata sul sito piuvoce.net i propri obiettivi e le proprie aspettative. LAVORO. ''Tenere alta l'attenzione sul primato del lavoro'': questo, per Carlo Costalli, il principio di fondo a cui ispirare la discussione sull'economia e l'occupazione.
''Non vorremmo ci si abituasse all'idea di un'economia che cresce a scapito dei posti di lavoro - spiega infatti il presidente del Movimento Cristiano Lavortori -, specie dei giovani che registrano tassi di disoccupazione straordinari nonostante le diverse opportunita' che la normativa offre''.
La recente crisi economica, aggiunge, ''ha evidenziato tutti i limiti di un sistema economico-finanziario che ha dato a molti l'illusione di poter guadagnare senza impresa e senza lavoro, semplicemente investendo e speculando''. Di qui la necessita' ''non rimandare ulteriormente giuste e condivise riforme di sistema investendo sull'economia e sul lavoro reali'', di attuare una ''fondamentale'' riduzione della spesa pubblica e degli sprechi e ''una riforma fiscale a sostegno delle famiglie e del lavoro''.
SCUOLA. Per rispondere alla ''sfida educativa'' - individuata dalla Cei come tema portante del prossimo impegno pastorale per i prossimi dieci anni - c'e' bisogno, secondo la presidente dell'Agesci, gli scout cattolici, di ''un patto tra i i diversi attori che si occupano dei giovani: scuola, famiglia, associazioni'', al cui interno e' ''cruciale'' il ''protagonismo dei ragazzi, inteso come capacita' di ascolto, di valorizzazione delle loro energie, di cura delle loro speranze''. ''In una societa' che punta all'individualismo e all'affermazione competitiva del singolo - osserva infatti Stroppiana -, e' importante accrescere la cultura della responsabilita', del servizio, dell'accoglienza delle differenze''. (ASCA)

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